Dalla Svizzera, tramite il Corriere della Sera, arrivano anche le dichiarazioni dell’ex rossonero Gattuso, in merito alla partita sospesa contro la Pro Patria. L’ex rossonero conosce molto bene la zona e dà una lettura diversa dell’accaduto: “Da tanti anni abito a cinque chilometri da Busto e posso testimoniare che quella zona è piena di stranieri. Non ho mai avuto notizia di episodi di razzismo. A Busto non sono razzisti. Quello che è successo è tutta colpa di un gruppetto di imbecilli. Negli stadi, in passato, quante volte abbiamo sentito dei buu anche per giocatori che non erano di colore? È’ capitato pure a me, se è per questo, ma non gli ho dato importanza.”
Il giocatore, famoso per non avere peli sulla lingua prosegue: “Boateng? Vederlo scagliarsi in quel modo contro la curva deve fare riflettere. Lui sicuramente l’ha vissuta come un’offesa alla sua persona ma io continuo a non vederlo come un discorso di razzismo. Più semplicemente mi pare l’ennesimo episodio di idiozia collettiva da parte di una minoranza. La metto sul ridere: magari era gente che gli invidia la Velina, la fidanzata. Lo dimostra l’applauso del pubblico. In sottofondo gli applausi si sentivano nitidamente.”
Infine Ringhio minimizza l’accaduto: “Se siamo convinti che ci sia un problema di razzismo allora bisogna continuare a prendere decisioni forti. E quella di ieri è stata una decisione forte. Io comunque continuo a pensare che l’Italia non sia un Paese razzistaIn tutti gli stadi si fa buu. Se il Boa non fa quel gesto, di quello che è successo a Busto se ne parla sui giornali ma la partita va avanti. Come sempre.”
