Milan Night
Questa è bella! Mi dicono che il signor Franco Ordine ha affermato tutto stizzito: “I tifosi del Milan non hanno il diritto di incazzarsi!” Perchè? Le tante vittorie in 26 anni… La riconoscenza…. I cicli fisioligici…. Le gravi difficoltà economiche…. Bla, bla, bla….. E poi, un po’ di coerenza perbacco! Chi non si è arrabbiato per le panzane raccontate al momento degli acquisti di Nesta e Ibra, non può imbufalirsi per le bugiette inerenti alle cessioni di Thiago e Zlatan. Io pensavo che questo brillante e geniale pensiero fosse patrimonio privato di Ruiu. Invece… Capito, stupidini? Dunque, poniamo mi promettano una Cinquecento e mi regalino una Ferrari. Wow! E supponiamo che mi promettano una Ferrari e mi rifilino una Cinquecento. Grrr!!!!! Invece no! Devo adirarmi ferocemente in entrambi i casi, perchè mi hanno raccontato due balle! Siccome sono una buzzurra non evoluta, non ci ero arrivata. Mica possiedo una mente raffinata, io!
Ordine, comunque, su un punto ha ragione. Noi non abbiamo il diritto di incazzarci, ragazzi. Ne abbiamo il dovere! E io sono incazzatissima! Mi parlano anche di un Franco Melli che dà ragione alla Società. Sfido, lui è laziale. “ Mica si può sempre vincere. Se ai tifosi del Milan non sta bene così, che cambino squadra!” Bravo! Vito Elia, poi, mi sussurrano, se la prende con Allegri. Colpa sua, che non sa gestire i campioni. Adesso ci pensi lui a farci vincere! Insomma, Max, sei più tafazziano di Tafazzi! Che dire? Solo questo. Una scrivania tutta in disordine è indice di una mente disordinata? Certa gente, allora, ha la scrivania completamente vuota! E non si sa cosa beva e cosa fumi! Sapete cosa vi dico, ragazzi? I veri tifosi del Milan siamo noi! Quelli che soffrono come belve ferite a morte e sono più infuriati di un toro che vede rosso. Quelli che sputerebbero in un occhio a dirigenti e proprietari che fanno strame di una squadra e, cosa ancora più importante, della sua dignità. Quelli che hanno messo il mortorio con tanto di mazzi di fiori davanti alla sede. Mancava solo il quaderno con la raccolta delle firme. In tanti avrebbero attestato la loro partecipazione al lutto.
Sapete cosa mi sono sentita canticchiare da un Gobbo stamattina? “ Meno male che Silvio c’è!” Oggetto di scherno e di dileggio ci hanno fatto diventare questi deficienti! Il gatto a T.L. e la volpe a Sportitalia hanno straparlato di cuori rossoneri e atti di eroismo. Come fanno a guardarsi ancora allo specchio? Come fanno a non provare un sentimento che assomigli, pur se vagamente, alla vergogna? E’ tanto difficile far penetrare questi semplici concetti in certi granitici cervelli? Io e quelli come me avremmo accettato un ridimensionamento. A malincuore, con un velo di malinconia. Ma l’avremmo accettato. Siamo realisti e possiamo capire le difficoltà economiche. Come si fa, però, ad ingoiare questo scempio, condito con l’acre sapore dello sberleffo? Una Società che abbia un minimo di amore per i suoi colori e un minimo di rispetto per i propri tifosi può anche vendere Thiago e Ibra. Prima, però, si assicura di avere in mano qualcuno. Non dello stesso livello, per carità, visto che deve fare di necessità virtù. Per esempio, prende Silvestre, Destro.
Non ha i soldi per Strootman? Va su Poli. Cerca di disfarsi di Binho e del suo pazzesco ingaggio, che non ho certo firmato io. E riscatta Maxi, un altro con cui ha fatto una figura barbina, more solito. Non va certo a prendere Matri, che è più costoso ma non più bravo di Lopez. Non solleva i Gobbi da un peso. Non risolve il loro problema, liberando il posto proprio nel ruolo in cui debbono investire. Non partecipa al loro investimento, aiutandoli ad acquistare un giocatore che aumenterà il già grande divario tra noi e loro. Continuiamo con il piano Marshall? Una Società seria, insomma, si ridimensiona in modo intelligente, parlando con semplicità e chiarezza ai tifosi. E questi capiscono. Una Società di pagliacci, invece, si comporta esattamente come la nostra. Da squallida imbonitrice. Vende, senza preoccuparsi minimamente dei sostituti. Qualcuno prenderà. Pensa ai saldi. Non sa che il negoziante, se vede un cliente con le pezze al sedere e le tasche sdrucite ma non vuote, cambia il cartellino del prezzo degli abiti, perchè capisce che l’acquirente qualcosa deve pure mettersi addosso? Programmazione? E’ una parola che viene letta in un’unica accezione. Riguarda i pranzi e le cene da Giannino.
Qui non mancano solo il portafoglio e il cuore. Qui manca, in primo luogo, l’intelligenza. E’ questo il dramma. La gravità distorce lo spazio-tempo e curva i raggi di luce. La “grevità” di questa specie di Società distorce i graziosi lineamenti del mio volto, che, contratto dalla rabbia, conserva a stento un aspetto vagamente umano. E spegne ogni luce dentro di me. Voglio denunciare la Società per danni estetici e biologici. Siccome sono una creativa, farò una class action. Da sola. I rimborsi degli abbonamenti? Per ora sono solo parole. E si sa quanto valgano le loro parole. Galliani,comunque, non doveva fare una mossa del genere. In fondo le foto di Thiago e Ibra erano vere. Mica si trattava dei fotomontaggi di Messi e Cristiano Ronaldo in maglia rossonera. Ma è meglio che stia zitta. Questi sono capaci di prendere l’idea al balzo e partire con una nuova faraonica campagna di balle. Kakà? Ma fatemi il piacere! Come siamo Messi male, ragazzi. W i non evoluti!
Chiara
Post Originale:
Gravità e grevità