Giulia Polloli inizia a seguire il Milan per Varesenotizie.it, voce del commento tecnico su Radio RVL, collabora con Vco Azzurra Tv, Tribuna Novarese e Il Biancorosso.
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Il mercato offre sempre delle primizie di stagione e dopo le dichiarazioni di Galliani sullo stato di salute delle casse rossonere, ora è la riapertura anzitempo dell’asse di mercato Milano-Genova ad assumere un ruolo da protagonista nella stagione rossonera. Le voci raccontano di un fitto interesse dei rossoneri per alcuni dei gioielli di casa Preziosi, che a scriverlo così sembra quasi scontato, sui quali Galliani e Braida sembrano aver messo gli occhi già da un po’.
Tutto questo mentre la squadra si prepara al turno pre-Pasquale che vedrà il Milan opposto al Chievo, formazione che appare in buono stato di forma. All’andata finì con un risultato quasi tennistico per i rossoneri, che trafissero Sorrentino ben cinque volte. La formazione di Corini è alla ricerca di punti per raggiungere la quota salvezza e presenta tra le sue fila quel Paloschi tanto atteso in casa rossonera, desideroso di poter mettere il suo sigillo su un’ottima prestazione. Balotelli e compagni incroceranno lo sguardo con l’ex Acerbi, tornato in quel di Verona dopo la breve esperienza agli ordini di mister Allegri.
E proprio l’allenatore rossonero torna ad essere coinvolto nelle vicende relative al futuro della panchina rossonera. Le suggestioni vorrebbero il ritorno di qualche grande ex alla guida del Diavolo, ma Max non si dice preoccupato. Galliani gli ha rinnovato la fiducia, l’ha “saldato” alla panchina e così il tecnico livornese continua a lavorare a testa alta, senza che nulla possa, di primo acchito, turbarlo. Questo non vuol dire che Allegri chiuda a altre squadre, ma significa che vuole svezzare la creatura che ha partorito con tanta fatica. Ora che i risultati tornano a sorridergli, ora che gli equilibri sembrano essere tornati stabili, ora che Balotelli sta esprimendosi a livelli di alta scuola, perché mai Allegri dovrebbe prestare attenzione alle suadenti voci delle sirene?
Balotelli è rientrato dagli impegni nazionali rafforzato nell’animo da un gol subito inserito negli annali e da una prestazione di alto livello. La serenità trovata in Italia, nell’abbraccio della famiglia rossonera, sta dando i suoi frutti, riconsegnando un talento alla maglia azzurra e un campione su cui poter fare affidamento ad Allegri. La preoccupazione della vigilia, relativamente alla gara di Verona è quella, tra le altre squisitamente tecniche, di trovarsi ad assistere impotenti a cori razzisti o di cattivo gusto all’indirizzo di SuperMario. Condivido però l’Allegri-pensiero: ci saranno persone preposte per mantenere l’ordine ed eventualmente segnalare alle autorità gli eventi, la calma e l’indifferenza a volte possono essere più potenti di tanti atroltri provvedimenti, peraltro mai immediati. Il messaggio a Balotelli dunque è chiaro: Mario stai calmo e fai parlare il campo, il tuo talento per te. Praticamente una sorta di monito da Divina Commedia: non ti curar di loro, ma guarda e passa.
Gli impegni con la Nazionale hanno restituito ad Allegri un Zapata troppo stanco per poter essere schierato nella trasferta di Verona, dunque il giocatore non è tra i convocati insieme a Boateng e Pazzini. L’unica certezza per lo schieramento di Allegri sembra essere quella di De Sciglio e Abate sull’esterno, Montolivo sarà della partita ancora però senza una posizione prestabilita, mentre solo la scelta della terza punta decreterà la compatibilità di El Shaarawy e Balotelli nel reparto offensivo. Il Faraone, artefice della rimonta rossonera, ha bisogno di un po’ di respiro. Un giocatore che ha dato tutto se stesso in ogni dove sul campo, artefice di recuperi anche sulla linea di porta. Lo spirito di abnegazione e la serietà di questo ragazzo, forse sono da annoverare tra le concause della serenità anche di Balotelli.
L’obiettivo del secondo posto da sfilare al Napoli deve essere la forza motrice di ogni singola gara rossonera. Per andare avanti questa volta non occorre solo guardarsi alle spalle, ma bisogna trovare quella motivazione in più per mantenere il giusto ritmo fino alla fine dei giochi. Gli scontri diretti del prossimo mese ci diranno qual è lo stato di forma del Milan e quali saranno, effettivamente le sue ambizioni. Napoli, Fiorentina e Juventus: l’avversario da sbaragliare, quello di cui avere timore e quello a cui puntare per arrivare sempre più in alto, lassù nell’olimpo dove i rami d’alloro sono pronti per chiunque sia in grado di compiere un percorso quasi netto. E proprio oltre il settimo cielo, il Milan ora ha un angelo in più, un sorriso a cui tendere naturalmente per un ideale abbraccio. Oggi il Milan gioca anche per questo, per onorare il ricordo di chi, per quasi quindici anni, ha raccontato le vittorie sofferte, le sconfitte cocenti, le sorprese e la normale vita quotidiana in quel Milanello che, senza Claudio, appare ora molto più triste.
