Fine. Ho chiuso il libro di questa stagionaccia. Avrei voluto smettere di leggere, quando ero a metà del romanzo, ma le ultime pagine mi sembravano potessero riscattare una trama scontata. La fine, però, è stata come l‘inizio. Urfida! In questi giorni comincia la stampa del prossimo volume, ma il mio desiderio è capire chi ne sarà l’autore. Fuori da questa lunga metafora, insomma chi guiderà la squadra è la domanda più attuale, una domanda dalla risposta complicata. Anche il Principe Calaf sarebbe stato in difficoltà ed avrebbe preferito risolvere i quiz della crudele Turandot, piuttosto che arrovellarsi per capire che siederà sulla panchina rossonera. Io mi sbilancio, io azzardo, partendo dai nomi, in questo momento, più lontani. Cominciamo da Luciano Spalletti. Qualcuno sostiene che il suo sogno sia quello di allenare, un giorno, la Fiorentina. Per ora rimane a San Pietroburgo, dove è ancora ben pagato ed i dirigenti del Milan non sembrano propensi a investire la lauta cifra per averlo come tecnico della prossima stagione. Roberto Donadoni è il nome che unirebbe tutti i tifosi del Milan, non solo per il suo passato, ma anche per il suo presente. Buona personalità che gli ha consentito di gestire giocatori non facili, amante di un gioco propositivo, che gli ha permesso di offrire eccellenti spettacoli a San Siro, contro Inter e Milan, al San Paolo ed allo Juventus Stadium. Può portare l’esperienza di ex tecnico della Nazionale, abituato quindi alle pressioni più forti. Rumors da Parma parlano di un Presidente Ghirardi che non si opporrebbe alla partenza, avendo già eventualmente trovato il suo sostituto in Eusebio Di Francesco. Non sembra però, in questo momento, ripeto spesso questo inciso perché tutto è in divenire, il preferito di Silvio Berlusconi. Dunque anche il caro “Luci a San Siro“, mai contattato dai dirigenti rossoneri, pare ancora distante dalla panchina milanista. Un’altra figura che piace nell’entourage di Via Aldo Rossi è certamente Cesare Prandelli, che però, in questi giorni, ha ribadito che per il suo rinnovo alla guida della Nazionale mancano solo i dettagli. Veniamo ai nomi più caldi. Qualcuno, anche nella nuova sede, vedrebbe bene una squadra formata da Pippo Inzaghi, la freschezza, la voglia, la grinta, l’applicazione. Di fianco a lui, Mauro Tassotti, l’esperienza, la saggezza, l’umiltà e l’amore per il Milan. Magari anche un ruolo anche per Filippo Galli, oltre a quello di responsabile del Settore Giovanile, dove sta lavorando con passione e professionalità. A completare Nicola Matteucci, il tattico, e il preparatore dei portieri Beniamino Abate. I dubbi, insiti in chi deciderà la guida 2014-2015, riguardano la sua esperienza, ma l’entusiasmo di Superpippo, unito alla grandezza di Tassotti, potrebbero supplire a questa ovvia lacuna. La suggestione si chiama Carlo Ancelotti. La soluzione preferita forse dai dirigenti rossoneri, perché rappresenterebbe la figura perfetta per aiutare il Milan a ritornare ai vertici del calcio mondiale. Cominciamo da paletti ben fissati sul terreno. Se dovesse vincere la decima Coppa, gli erigerebbero un monumento davanti alla Puerta del Sol. Quindi sarebbe ancora per qualche anno il tecnico del Real Madrid. In caso di sconfitta malaugurata , certo malaugurata perché vedere esultare il giocatore della terza e quarta Coppa dei Campioni ed il tecnico del sesto e del settimo trionfo sarebbe una vittoria anche per ogni tifoso del Milan, Florentino Perez potrebbe però esonerare l’allenatore, come da tempo si mormora a Madrid. La suggestione potrebbe diventare una piacevole realtà, con Ancelotti nuovo General Manager per la parte tecnica, con Inzaghi allenatore sul campo, insieme a Mauro Tassotti. Altra ipotesi accolta con entusiasmo dai tifosi rossoneri. Chiudiamo con Clarence Seedorf, che certamente ha ancora possibilità di essere riconfermato, per la gioia di molti tifosi che hanno apprezzato il suo lavoro. La sua permanenza alla guida del Milan eviterebbe così al Presidente la questione legata ai prossimi due anni di contratto, ma si dovrebbe ben approfondire la situazione per quello che riguarda il gradimento di una parte dello spogliatoio. Qualcuno scrive che potrebbero essere addirittura dieci i giocatori scontenti per una eventuale riconferma dell’olandese. In questo momento, comunque, il Milan non ha ancora deciso nulla. I prossimi passi saranno così scanditi. 1 Adriano Galliani consegnerà un dossier a Silvio Berlusconi. 2 Fra 7/8 giorni la convocazione del Consiglio di Amministrazione straordinario per approfondire ogni dettaglio. 3 La decisione del Presidente per quanto riguarda l’allenatore e le future strategie 4 L’annuncio dell’allenatore 5 L’inizio della Campagna Vendite ed Acquisti, che si chiuderà a fine agosto. Ancora 7 o 8 giorni, dunque poi sapremo. Finalmente!