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Ma per quanto sia un gran rompiscatole, non può esimersi dai complimenti per le 22 reti e l’ennesima prestazione decisiva, così aggiunge:
“Sto facendo bene, mi manca un mese per ripetermi rispetto all’anno scorso. Ho fatto un campionato più che perfetto. Mi sento bene fisicamente e mentalmente, mi sento bene ad ogni partita”
E riguardo il Barcellona, prossimo rivale, chiosa, con dedica a fant’Antonio:
“Ora arriva un momento importante per noi. La partita col Barcellona è difficile, sono i migliori del mondo. Loro sono i più favoriti di tutti, ma dobbiamo giocarcela: il calcio è così. Cassano? Mi sa che è già tornato, aspettiamo solo l’idoneità”
Purtroppo l’idoneità non arriverà entro mercoledi, ed in ogni caso non cambierebbe nulla dato che Cassano non è stato messo in lista Champions. Meglio pensare a chi ci sarà per certo, senza voli pindarici e piagnistei. La lista indisponibili è lunghissima, i nostri avversari fortissimi, sembra un’impresa impossibile. A volte però, la storia lo conferma (basti ricordare quel Barca-Milan 0-4 del ’94), partire a fari spenti, con il pronostico contrario, può esser un vantaggio.
Ma per riuscirci non basterà citare i ricorsi storici, bisogna tirare fuori l’orgoglio, dimenticare per 90 minuti i valori sulla carta ed il circo mediatico, pensare solo al campo, versando in ogni azione una goccia di sudore in più degli avversari. Se vogliamo avere un futuro in questa coppa c’è bisogno di un 11 che superi i propri limiti, con uno Zlatan formato campionato anche in coppa. Perchè alla fine sono i campioni a fare la differenza, oggi Ibra è da terzo posto nel podio, dietro Messi e Ronaldo, se vuole sperare di avanzare dovrà farlo buttando gli altri due dalla torre, a cominciare dalla pulce.
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