Passano gli anni, cambiano le squadre e gli allenatori, ma Zlatan Ibrahimovic rimane quello di sempre: un gran campione di calcio, ma anche una persona che difficilmente accetta la sconfitta. Non nuovo quindi a reazioni e comportamenti sul rettangolo di gioco, poco consoni al calcio e piú da ring e tatami, anche ieri ha trovato il modo di stendere un suo avversario con un colpo da kung-fu.
Il malcapitato portiere del St. Etienne, in uscita su una palla lunga al posto della palla sicura fra le sue braccia, si ritrova un 47 dritto dritto sullo stomaco, e si accascia a terra. Gioco pericoloso? Forse anche nel kung-fu. In quel momento (70°), la squadra di Carlo Ancellotti era sotto 1-0, causa l’autogol di Sakho, rimane in 10, e 3 minuti dopo subisce il raddoppio dall’ex rossonero Aubameyang. Inutile la rete di Hoarau a due minuti dalla fine per la squadra parigina.
Ora Thiago Silva e compagni, 22 punti, vengono raggiunti in classifica dall’Olimpique Marsiglia, 2-0 in casa dell’Ajaccio, e aspettano la partita del Tolosa che se dovesse vincere aggancerebbe la coppia di testa. Intanto anche il Lione si porta ad una sola lunghezza dalla compagine di Carlo Ancellotti in virtú´della vittoria (1-0) sull’altra squadra corsa, il Bastia.
Dunque Ibrahimovic, croce e delizia dei propri tifosi, grandissimo goleador, basti pensare alle 28 marcature della scorsa stagione in casacca rossonera, ma molto spesso fuori per squalifica, vedi la manata ad Aronica (foto),che lo ha tenuto fuori dal campo 3 giornate, proprio nel momento in cui il Milan stava esprimendo il massimo sforzo nella rincorsa alla Juventus. Peccato che un fuoriclasse simile, si lasci andare cosí spesso, in gesti che con il calcio non hanno niente a che vedere.