Carlo Nesti – Foto

CALCIOMERCATO MILAN – Esperto di calcio, come di tanti altri argomenti, Carlo Nesti è uno dei giornalisti sportivi più noti e amati della televisione. Noi di acmilanmania.it lo abbiamo intervistato in esclusiva. Con lui abbiamo parlato naturalmente di Milan e in particolare di calciomercato. Un mercato che non vede più i rossoneri come grandi protagonisti anche se, per Nesti, non si può attaccare un Presidente, Berlusconi, che in un quarto di secolo ha investito un patrimonio, portando la squadra ai vertici del calcio mondiale.

Thiago Silva e Ibrahimovic al Psg per 65 milioni di euro. Chi l’ha fatto l’affare: il Milan o il club francese?
Nesti: “Tecnicamente il PSG, economicamente il Milan, con un affare da 173 milioni, in grado di sistemare il bilancio per alcuni anni. Berlusconi ha investito, nel Milan, 1 miliardo in 26 anni, ed è, assolutamente, inattaccabile”.

L’eventuale ritorno di Kakà riaccenderebbe probabilmente l’entusiasmo dei tifosi rossoneri. Ma credi che il Milan farebbe bene a riprenderselo, oppure un altro caso alla Shevchenko è dietro l’angolo? 
Nesti: “Sono il primo a credere, ciecamente, nei sentimenti, in ogni campo della vita. Se si trattasse di uno svincolato, ci starei. Ma un esborso alto, per un giocatore non più giovane, e non più decisivo, sarebbe contro la nuova filosofia”.

Da anni Galliani ripete che il Milan punta sui giovani. Poi però, nei fatti, viene ceduto un giocatore promettente come Merkel  (20) e si fa di tutto per mandare via Didac Vilà (23) a cifre fra l’altro modeste. Gli unici under 21 in rosa sono quindi Gabriel, El Shaarawy e De Sciglio, che difficilmente saranno titolari. Come spiegare questa contraddizione?
Nesti: “Non lo so, perché anche Berlusconi, ultimamente, ha lanciato uno slogan: meno sprechi, più giovani. Quando Sacchi arrivò al Milan, erano titolari 6 giocatori provenienti dal vivaio: età media 25,5 anni”.

Il Milan sin qui ha preso Acerbi, Constant, Montolivo e Traorè. I tifosi sono infuriati perché ritengono i nuovi acquisti troppo modesti, specie se rapportati ai vari Silva, Ibrahimovic, Nesta e Seedorf. Hanno ragione i tifosi, oppure la nuova politica della società rossonera è quella giusta?
Nesti: “Mi preoccupano la difesa, e il filtro, davanti alla difesa. Nesta e Thiago Silva sono insostituibili. E Ambrosini non può essere eterno, e giocare sempre. Bisogna sperare in Acerbi, e nella maturazione di Mexes”.

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