Come accaduto spesso negli ultimi anni, anche nel derby di domani c’è un ex attesissimo. Non è Ibrahimovic, che ha già deciso una stracittadina l’anno scorso, non è Seedorf, ormai verso il Brasile e nemmeno convocato per la gara di domani. Stiamo parlando di Sulley Ali Muntari.

Il ghanese è arrivato a gennaio tra le risate e la “gratitudine” dei tifosi interisti, perchè Muntari era definito dai più un giocatore che fa danni, un bidone. La storia ha dimostrato che dopo Pirlo e Seedorf Galliani ha avuto ancora una volta ragione. Non è certo un campionissimo, ma un buon centrocampista sì e nel Milan si è dimostrato anche essere un discreto goleador. E i suoi gol sono stati decisivi contro Cesena, Chievo e Atalanta.

Adesso Muntari è chiamato a prendersi la vendetta contro la sua ex squadra che l’ha scaricato senza complimenti e al quale ha già risposto per le rime, ma fuori dal campo, domani potrà farlo in campo. Ma la rivalsa non sarà l’unica motivazione per un Milan e per Muntari, ancora in corsa lo Scudetto, a differenza dell’Inter, 6^ in classifica (menomale che era Muntari il bidone). E se riuscirà nell’impresa Muntari sarà incoronato come uno degli uomini chiave, uno dei simboli di questo Scudetto. In caso contrario resterà nella mente di tutti come simbolo negativo di questo campionato, ma non per demeriti suoi.

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