Il mio Milan? A me il doppio a.d. piace, panchina a Tassotti e Ringhio

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Sulla vicenda Allegri e sul futuro del Milan Canale Milan ha sempre avuto una linea editoriale chiara, a volte colorita, ma mai asservita e sempre, per popolare o impopolare che fosse, improntata alla franchezza, senza padroni. Ma Canale Milan, per quello che è il suo spirito, è anche pluralità di voci e di opinioni: abbiamo chiesto allora ad alcuni dei nostri redattori di raccontarci quale sia, in questo momento, la strada che per il Milan sarebbe giusto seguire. A turno, ci parleranno della loro idea riguardo alla dirigenza, alle strategie societarie, e alla scelta dell’allenatore

Il mio Milan, ora – di Riccardo Zavagno

AMMINISTRATORE DELEGATO – La formula del doppio Amministratore Delegato è una soluzione avveniristica che in futuro anche altri club nel mondo del calcio adotteranno quasi sicuramente. La divisione dei compiti permette un miglior lavoro nel proprio ambito di competenza che al giorno d’oggi non è più solo rappresentare le squadra in trasferta o davanti a media. Le figure che ricoprono attualmente questi ruoli sono su binari paralleli senza nessun punto d’incontro futuro. Il risultato dell’esperimento dipenderà inevitabilmente dal tempo che vorrà ancora dedicare il Presidente Berlusconi al suo Milan.

STRATEGIE SOCIETARIE – La società necessita di nuove figure a livello dirigenziale e di collegamento tra società e squadra; a livello di rosa bisogna recuperare fisicamente e mentalmente i giocatori ancora in infermeria, richiamare eventuali giocatori in prestito per decidere una volta per tutte da chi ripartire. Non sarebbe male capire quanto sia sbiadita la tanto sbandierata linea verde dei giovani su cui si diceva di puntare, altrimenti El Shaarwy, De Sciglio, Abate e Cristante potrebbero ritrovarsi con le valigie in mano in estate. Per la dirigenza nomi come Maldini, Albertini, Leonardi o Sartori sarebbero ben accolti.

ALLENATORE – La scelta dipende dalla volontà o meno il prossimo anno di giocare solo il campionato, e quindi fare una vera rifondazione, oppure tentare di entrare in Europa tramite la Coppa Italia. Tassotti avrebbe le competenze necessarie per traghettare la squadra fino a fine stagione se e solo se in rosa non ci fossero dei giocatori privi, oltre che di qualità tecniche anche a livello caratteriale e mentale. L’aggiunta di Gattuso a Tassotti potrebbe essere un compromesso per portare la squadra ad un girone di ritorno dignitoso. Il futuro sembra di Seedorf ma l’ipotesi Riijkard o Guidolin solletica.

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Scritto da il gen 13 2014 . Registrato sotto Il mio Milan, ora, In evidenza, iphone focus, News .

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