Il Pagellone: Milan – delfino autogoloso (4-1)

Festa rossonera (per i 113 anni) a San Siro, con 2 regali anche da parte abruzzese

Milan (4-3-3): Amelia; De Sciglio, Zapata, Yepes, Constant; Montolivo, Ambrosini (cap), Nocerino; Robinho (61′ Boateng), Pazzini (81′ Niang), El Shaarawy (85′ Muntari).

DIAVOLI (ovvero coloro che hanno dato l’anima)

Sandokan 7,5  Il colombiano si esalta minuto dopo minuto e domina il campo impedendo agli avversari di poter avanzare. Eclissa Abbruscato e Vukusic. Tutte sue le palle alte, ma anche su quelle basse è preciso e sa affondare in tackle. Nel secondo tempo la squadra sbanda, lui no, regge la baracca (difensiva) da solo. 

Kyashan 7,5  I numeri dicono più di tante parole, quindi basti leggere la media goal (nonchè assist, anche oggi un altro) per comprendere l’importanza di El nell’economia di gioco del Milan. Può davvero esser l’uomo del destino, della rinascita rossonera.  Il fatto che corra dietro gli avversari al posto di pavoneggiarsi la dice lunga sulla maturità, e sulla dedizione alla causa rossonera. Questo è il genere di fenomeni che fa bene al calcio, altro che Balotelli..

  Il dromedario 7 Umile ed utile, come l’animale che ha ispirato il suo nickname. Macina chilometri sulla fascia e per la prima volta in stagione non stecca neanche una diagonale. Complimenti davvero, non avrei scommesso 1 euro sulla sua affermazione da terzino sinistro. Se continua così non vedo perchè riproporre Antonini.

Curre curre guagliò 7   Nocegoal è tornato, dopo essersi sbloccato in Coppa Italia, replica in campionato. Corre come un pazzo, cerca sempre l’ìnserimento. Intensità e qualità, con un cross meraviglioso purtroppo sprecato da Pazzini. 

Il rapace pistoiese  6,5 Premio alla generosità, al mettersi a disposizione della squadra. Ma non è andato tutto liscio.. Spreca un contropiede 4 contro 3, vanifica una palla (giusta giusta per il colpo di testa) meravigliosa ricevuta da Noce. Mi aspetto più cinismo quando è in area, sua zona di competenza, lo preferirei più egoista. Esempio: l’assist per Stephan (per il 4to goal) è ottimo, ma quando una prima punta passa troppo il pallone non è mai un buon segno. Prendi esempio da Pippo, lui il pallone se lo portava a casa più che passarlo!!!

Kimba il leone biondo   6,5  Una prestazione che aiuta a dimenticare l’infortunio di De Jong. Fa tutto ciò che l’olandese stava imparando a fare con grande naturalezza, lui del ruolo è un veterano e sa bene come sostenere il peso della responsabilità. La fame con la quale insegue gli avversari la dice lunga sul professionista, solitamente chi ha già vinto tutto si adagia, lui corre come fosse un ragazzino che ha tutto da dimostrare. Litiga con Jonathas, ma è troppo intelligente per fare cretinate e contiene la sua rabbia (rimediando comunque un giallo).

  Il gatto ed il suo gomitolo 6   Il solito mago con il pallone se c’è da tentare la giocata di classe, uno dei pochi capaci di saltare l’uomo. Troppo sbadato però quando c’è da fare la cosa giusta al momento giusto, spreca due ottime ripartenze ritardando l’azione. La domanda del giorno è però riguardo il suo futuro: è in partenza? Pare di si, pare che il carioca voglia tornare a casa, che abbia la “saudade” del caldo brasiliano e della sua famiglia. Io gente demotivata non ne voglio, quindi se non è felice di esser strapagato a Milano e  titolare nella squadra più titolata al mondo che vada. Lascerà comunque un segno indelebile, sono stati due anni da ricordare, nel bene e nel male (mai visto nessuno, salvo Blisset e Dugarry, mangiarsi goal davanti alla linea di porta)

  Fosforo 6 Cala la nebbia nel secondo tempo e la “visibilità” di Riccardo cala di conseguenza. Dopo un primo tempo dove aveva illuminato praticamente ogni azione si eclissa dal campo, sbagliando anche diversi palloni facili. E’ importante che rimanga lucido durante tutti i 90 minuti, abbiamo bisogno che tenga palla quando caliamo fisicamente. Per fare questo continuo a pensare sarebbe meglio da playmaker centrale più che da mezz’ala.

Il fu Mattia di Pontesesto  Timido come non era mai stato, credo per ordine “di scuderia”, dalla tribuna infatti ho sentito più volte Allegri chiedere che rimanesse basso, attento alle ripartenze pescaresi.

  Viva Zapata! Talmente sono mediocri gli attaccanti biancoazzurri da non aver bisogno di intervenire praticamente mai, fa tutto il suo compagno di reparto nonchè connazionale.

Il numero 1(2) Quella (errata) sicurezza nel non tuffarsi e lasciar andare in porta il tiro di Balzano (che per fortuna si stampa sul palo) poteva costare carissimo (il 2-2). Per il resto due buone parate, in particolare quella su Bjarnasson.


  Donkey Kong sv  Gioca troppo poco per meritare un voto, ma sono felice di rivederlo in campo. L’anno scorso fu una rivelazione, contribuendo con goal (non solo quello famoso), assist e tanta legna a centrocampo. Sono convinto che possa ripetersi, a patto di non volerlo davanti alla difesa, non è quel genere di centrocampista, meglio a sinistra o destra, pronto a tirare da fuori ed inserirsi.

ANGELI (ovvero coloro che hanno volato basso)

  Mr T 5 Mi ero illuso fosse tornato due domeniche fa, oggi però ho rivisto la versione sbiadita del Boa. Un’azione su tutte, quando liberissimo da circa 30 metri impiega diversi secondi per realizzare che potrebbe tirare in porta e quando lo fa lascia partire una ciofeca fuori diversi metri! Il “Prince” che ricordo io avrebbe bruciato l’erba e sfondato la rete alla Marc Lenders.

IL MISTER

Il cacciucco 6,5 Foto dedica all’Allegri che fu, quando era ancora un discreto centrocampista. Proprio in un memorabile Pescara-Milan 4-5 (campionato ’92/93) lui segnò la prima rete, portando avanti gli abruzzesi contro il Milan super di Capello. Oggi la rosa non ha Van Basten, nè Baresi, ma rimaniamo una squadra di ben altro valore rispetto alla classifica attuale e certamente rispetto ad avversari tanto modesti. I numeri dicono che abbiamo vinto la 4ta partita consecutiva, e che quando passiamo in vantaggio portiamo sempre a casa punti. Certo la sua ex squadra non era esattamente un grande banco di prova (avendo perso tutte e 5 le trasferte giocate), ma ricordiamoci dei ben due autogoal, e che sul 2-1 per lunghi tratti abbiamo rischiato moltissimo (palo di Balzano). Il presunto uomo di mercato Weiss stecca la prova, e probabilmente l’arrivo a Milanello. Ma è tutta la squadra avversaria ad esser poca cosa, basti pensare che il migliore (a parte Perin) sia stato l’islandese Bjarnasson (con tutto il rispetto ma quella splendida isola non ha mai sfortunato giocatori memorabili). Il Milan attuale ha ritrovato fiducia ed avere un fenomeno vero al comando, parlo ovviamente di El, rende tutto più semplice. A questo proposito: il mister dedica troppa poca attenzione a coccolare, anche mediaticamente, questo ragazzo. Forse dimenitica che se oggi siamo dove siamo lo dobbiamo all’esplosione di Stephan, non certo ai suoi accorgimenti tattici  che, con tutto il rispetto, hanno solo prodotto ciò che diceva il buonsenso: scegliere un modulo che premiasse il tipo di gioco (ovvero partire dalla sinistra in un attacco a tre) amato dal miglior giocatore della rosa. Insiste erroneamente con Robinho titolare, ma il suo “pupillo” gioca la solita partita dal bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. A proposito di “mezzo”, mezzo voto in meno per l’ennesimo goal subito da calcio piazzato,un problema che oggi avrebbe già dovuto esser risolto. La colpa non è solo della poca concentrazione, manca un’adeguata preparazione per marcare a zona, dato che non sappiamo tenere quella a uomo. Merita invece elogi per aver creduto in Constant, si sta rivelando un ottimo terzino, cosa ne quasi nessuno di noi avrebbe mai creduto possibile. 

MVP AVVERSARIO

  Perin   7  Metto appositamente una foto in maglia genoana, Mattia infatti è vivaio rossoblu, cresciuto insieme ad un certo Stephan El Shaarawy. A differenza del savonese però lui è rimasto di proprietà, a Pescara è solo in prestito e viene da ridere pensare che Preziosi abbia preferito tenere in porta uno sconcertante Frey e lasciarlo altrove. E’ un talento, oggi lo ha confermato, senza di lui in porta, beffato dai suoi stessi compagni, sarebbe stata una goleada ben peggiore. Si farà, e se interessa davvero bisogna prenderlo subito, prima che si consacri come l’ex compagno di primavera.

IL 12mo UOMO

Giannoccaro  6 Per fortuna nè lui nè la terna non annullano il regolarissimo goal di Noce dopo pochi secondi (40). La direzione di gara non è priva di errori ma nessuno grave. Evitabile il giallo a Massimo, che si stava chiarendo con Jonathas senza esagerare, per reazioni ben peggiori non ho visto altrettanta severità.

CHIOSA DIABOLICA

E’ sempre un piacere incontrare il Pescara, squadra con la quale abbiamo una media di 5 vittorie su 5 partite. La più bella (oltre al già citato 4-5) è sicuramente il 6-1 del 1989. Un punteggio tennistico per una partita dove il Milan di Sacchi (in quel momento messo in discussione) mise a tacere tutti i critici e fece vedere un calcio magnifico, direi irripetibile. Oggi non abbiamo più talenti simili ma siamo ben più forti di quanto non dica la classifica. L’ho detto e lo ripeto: non abbiamo niente da invidiare a piangina, napule, burini e viola, possiamo riprenderli tutti e rimanere in Champions. Ai gobbi di merda penseremo con qualche rinforzo degno di questo nome. A questo proposito.. Galliani dice che “non arriva nessuno se non parte nessuno”, bene, allora via giocatori come Traorè e dentro gente che sia da Milan, se vogliamo vivere altri 113 anni di gloria, non solo di ricordi.

E’ tutto per questa partita, che il vostro preferito abbia preso 8 o 4 non fatemene una colpa. Prendetelo come il giudizio di uno che ama il Milan, ma non per questo evita di scrivere ciò che pensa.

Sempre forza Diavolo, comunque vada

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