La vicenda Robinho s’appresta a diventare il vero e proprio tormentone di questa prima parte di calciomercato invernale, e nella notte del 12 dicembre ci regala l’ennesimo colpo di scena. Dopo le dichiarazioni abbastanza equivoche di Robinho in cui da un lato si dice perdutamente innamorato del suo Santos, e dall’altro invece si trova “costretto” a rispettare il contratto col Milan, e dopo i rumors pomeridiani che davano Felipe Anderson come possibile pedina per far calare le pretese del Milan (che s’aggirano intorno ai 10 milioni di euro, nulla d’eclatante insomma), esce allo scoperto il presidente del Santos Luis Alvaro Ribeiro il quale rilascia ad un’emittente locale una dichiarazione che non da scampo a possibili differenti interpretazioni e-o sotterfugi: “Robinho vuole tornare in Brasile, questo per lui significa che vuole il Santos. Abbiamo presentato un’offerta scritta al Milan, ed anche se esiste una differenza con ciò che il club e il calciatore chiedono, questa la si può aggirare anche se, sappiamo non sarà un compito semplice. Si tratta di una battaglia che dovrà portare risultati entro la fine della settimana”. Parole che fissano un ipotetico conto alla rovescia di quattro giorni, entro il quale il Milan dovrà decidere se accettare l’offerta del Santos, oppure tenersi in rosa il funambolico numero 7 sapendo però che, perso questo treno, difficilmente si ripresenteranno offerte per monetizzare la cessione di un 28enne dall’ingaggio pesante (il più pagato con Pato e Mexes) e in scadenza giugno 2014.