Rossonerosémper
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Sì, perché che quel gol non ci fosse, a leggere Gazzetta e Tuttosport odierni, sembra essere già stato deciso a prescindere. La pravda rosea, in particolare, ha montato una linea editoriale chiara: mostrare solo immagini fuorvianti, come ad esempio dal fondo con la prospettiva schiacciata in modo da farla sembrare a contatto col piede quando non lo è, fino al capolavoro dell’immagine col palo coperto. Tuttosport invece va oltre e decide arbitrariamente che “nessuna immagine televisiva prova che la palla fosse effettivamente entrata“. Ciliegina sulla torta immagini monche del gol del Catania, il cui fuorigioco di Bergessio diventa “presunto” – insomma da vittime diventiamo carnefici, come era capitato anche a Bologna quando il mani di Seedorf aveva “cancellato” dalle menti dei giornalai i due rigori netti non dati ai rossoneri. E abbiamo visto anche in settimana come l’interpretazione sui giornali dell’episodio Sanchez-Abbiati, identico all’episodio Boateng-Siena (per cui si chiedeva la squalifica per simulazione del Ghanese) cambi a seconda del lato in cui è coinvolta una maglia rossonera.
Io non ci sto. Non ci sto prima che come milanista, non ci sto come tifoso di calcio in generale. Non ci sto che pur di negare quella che è l’evidenza dei fatti si arrivi ad affermare che una società di serie A, la più importante e prestigiosa d’Italia e una tra le più importanti d’Europa, pubblichi una foto taroccata sul proprio sito ufficiale e spero che l’A.C. Milan reagisca con querele pesanti nei confronti di quei giornalisti juventini nella direzione di siti apparentemente “imparziali” in modo da far prendere sul serio le loro notizie spacciandosi come fonte della verità, lo stesso sito che ha – per la cronaca – descritto come “sgorbio arbitrale” il primato del Milan. Sono forse la specie peggiore – dato che non vogliono apparire quello che realmente sono: meglio nascondersi dietro una finta aura di imparzialità.
Passi il torto, ma non il ribaltamento della realtà. Siamo ancora in pole per vincere questo campionato e non per farlo passare alla memoria degli albi d’oro come il campionato del gol di Muntari, anche se ci mancano sei punti. E’ forse questa la rabbia che scaturisce in corpo agli Juventini: sommando tutti i favori ricevuti nel girone d’andata e tutti i torti subiti dal Milan, non potranno far passare la nostra vittoria come quella di un campionato assegnato dai direttori di gara. E a loro, che di vittorie falsate sono esperti, questo brucia ancora di più.
Del Milan si ha paura, e l’unico modo per colmare il gap tecnico (di una squadra che è in grado di fermare due volte il Barcellona – a proposito belli gli articoli per la manita rimasti nelle tastiere, cari giornalisti, eh?), oltre a infortuni e impegno Champions (senza il quale, ad esempio, non avremmo certamente lasciato i tre punti a Catania) rimane quello di mettere pressione sull’arbitro affinché nel dubbio il fischio vada sempre contro la società rossonera. Ecco perché mi schiero apertamente a favore dello sfogo di Allegri nel dopopartita di Catania, ed ecco perché questo scudetto va portato a casa: non lo facessimo sarebbe un titolo più finto, indirizzato e falsato di quelli pre-2006. Scusate lo sfogo, ma io non ci sto.
Post Originale:
Il torto ok, la presa in giro no
