Inzaghi: “L’allenatore non deve essere finto, Ancelotti si è fatto amare da tutti”

AC Milan v Bologna FC - Juvenile Match

L’allenatore della Primavera del Milan, Pippo Inzaghi, ha parlato in un’intervista Il Giornale: “Cerco di portare quello che ero io, di far capire come si può diventare un bravo giocatore con i comportamenti, con l’essere uomo fuori dal campo. Anche perché quando si pareggiano i valori, a fare la differenza può essere quello che sei al di fuori. Questa cosa mi viene semplice perché l’allenatore non deve essere finto e io cerco di essere sempre me stesso”. 

Ancelotti è riuscito a farsi amare da tutti i suoi giocatori, sia da chi giocava sia da chi stava fuori. E nel nostro lavoro è difficile. Spero di essere così anche per la mia squadra. Penso alla vittoria del Viareggio centrata proprio per l’unione d’intenti, è quello che mi rende più felice di quel successo. Ringraziare Galliani per avermi trattenuto? Ma sì… Insomma quando Galliani e la proprietà, da Barbara Berlusconi al presidente, non hanno voluto che andassi al Sassuolo l’ho accettato serenamente. E poi avevo il tarlo del Viareggio, perché non ci avevo mai partecipato e il Milan non vinceva da tanto. Speravo di vincerlo, forse anche quell’illuminazione ha fatto sì che io rimanessi. Adesso vado avanti per la mia strada. C’è il Brescia e speriamo che anche la prima squadra faccia bene”.

“Ho messo un trofeo nella bacheca del Milan? Soprattutto grazie ai miei ragazzi. Faccio quello che il Milan mi chiede. Adesso abbiamo un altro obiettivo importante che è il titolo e manca da tantissimo tempo alla società. Nel calcio bisogna sempre dimenticarsi di quello che si è fatto e pensare alla partita successiva”.

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Scritto da il mar 29 2014 . Registrato sotto Generali, In evidenza, iphone focus, News .

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