All’ultima stagione in rossonero, Filippo Inzaghi potrebbe lasciare gli amati tifosi rossoneri a bocca asciutta.

Annata particolare quella che volge al termine, con una doppia esclusione dalla lista Champions ed un rapporto non proprio idilliaco con Allegri, con la scelta (di cuore o codarda?) di chiudere la carriera coi colori rossoneri senza cedere alle lusinghe di club minori nel mercato invernale; nel mezzo piccoli bocconi di campo verde che in totale fanno, ad oggi, 8 presenze, 0 gol e qualche critica di troppo, complice la sfortunata gara allo Stadium in Coppa Italia, dove il suo infortunio ha costretto i rossoneri a giocare in pseudo inferiorità numerica i decisivi tempi supplementari terminati sul 2-2.

Oggi Pippo ha svolto l’allenamento col gruppo, sperando in una (probabile) convocazione da parte del mister complice la quasi totale assenza di stimoli nella sfida contro il già retrocesso Novara (aveva giocato anche all’andata). Inzaghi nella sua carriera al Diavolo ha segnato 125 reti in 299 presenze, contro i piemontesi potrbbe essere l’occasione buona per staccare il traguardo delle trecento apparizioni e di segnare un gol celebrandolo sotto la Sud, magari impugnando la storica bandierina.

In caso contrario il trentottenne bomber tornerebbe coi ricordi alla stagione 1991/1992, quando a diciott’anni compiuti terminò l’annata a 0 gol in 3 presenze (2 in Coppa Italia) con la maglia del Piacenza, ma erano altri tempi.

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