Il Vero Milanista | Testata giornalistica
MILANO.
“Il Milan non è la Solbiatese. E’ stata una figuraccia e la colpa è tutta del nostro tecnico. Sono incazzato nero, non si possono fare nove cambi contro il Real Madrid; non è un test qualunque, sono errori gravi, davanti a sessantamila persone a New York. Non tollero queste figuracce”. Suonano come una bomba ad orologeria le parole pronunciate da Adriano Galliani dopo la pesante sconfitta contro il Real Madrid. L’amministratore delegato rossonero ha scaricato tutte le colpe sul povero Massimiliano Allegri, reo di aver fatto nove sostituzioni in un’amichevole di metà agosto. Il Milan ha tenuto testa all’avversario nella prima frazione di gioco, quando in campo c’erano le prime linee, mentre è crollato vertiginosamente quando, giustamente, l’allenatore ha preferito mettere anche minuti nelle gambe di quelli che durante la stagione dovranno essere i rincalzi, che comunque si sono dimostrati non all’altezza. La differenza nel match è stata fatta proprio dalle seconde linee. Quando nel Milan sono entrati Amelia, De Sciglio, Yepes, Mesbah, Traorè, Valoti, Constant, Emanuelson, El Shaarawy; il Real ha inserito Arbeloa, Sahin, Ramos, Xabi Alonso, Kakà, Callejon, Granero, Morata ed Higuain. E’ palese che vi è enorme gap tra le due rose, che può essere colmato soltanto se il signor Adriano Galliani decida di acquistare diversi giocatori.
Per completare al meglio l’organico rossonero occorrerebbero almeno cinque acquisti. Nonostante l’arrivo in difesa di Cristian Zapata, servirebbe un altro centrale di livello. Galliani deve provarci fino alla fine per prendere Rolando o Yanga-Mbiwa, comunque bloccato per la prossima stagione quando andrà in scadenza di contratto. Il reparto arretrato inoltre necessita di un terzino sinistro, il cui identikit potrebbe coincidere con il danese Simon Poulsen, attualmente svincolato, o Andrea Dossena, in forza al Napoli.
In mezzo al campo serve necessariamente un giocatore roccioso, ma dai piedi buoni, possibilmente giovane, che sia in grado di impostare la manovra ma anche di fare schermo davanti alla difesa. Nuri Sahin del Real Madrid sarebbe il giocatore perfetto, ma Galliani potrebbe accontentarsi di un altro esubero delle Merengues (Khedira o Diarra), da inserire nella trattativa Kakà. L’asso brasiliano, più che per un valor tecnico-tattico, non dimentichiamoci che nell’ultima stagione in Spagna ha comunque messo a segno 8 reti pur essendo a mezzo servizio, servirebbe per ridare entusiasmo ai tifosi e fungerebbe da leader all’interno dello spogliatoio rossonero.
Questione attacco. Sfumati perché extracomunitari, dopo l’ingaggio di Zapata, i sogni Tevez, Dzeko e Damiao, che comunque non sarebbero arrivati per motivi economici, si deve restringere il campo di ricerca di una punta da 20 gol stagionali al continente europeo. Ci sono Andy Carroll, accostato ai rossoneri durante il periodo dell’europeo, Fernando Llorente, destinato ad accasarsi alla Juventus dopo che è sfumato Van Persie, Giuseppe Rossi, il cui procuratore ha smentito ai nostri microfoni un interesse del Milan e Mario Balotelli, che non sembra essere alla portata delle casse rossonere. Ecco che quindi Adriano Galliani si trova a cercare l’attaccante del nuovo Milan nel campionato italiano. Matri o Borriello. Borriello o Matri. Tutti e due accomunati da un passato a tinte rossonere, ma con l’attaccante juventino, voluto da Allegri, nettamente favorito sul suo collega, che non è gradito dalla piazza dopo il suo trasferimento alla Roma.
Mancano ventuno giorni e cinque giocatori alla fine del mercato. Uno ogni cinque giorni. Cinque in un unico giorno. Basta che arrivino.
Twitter – pgbianchi93
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Io sto con Allegri. Cinque acquisti per non essere la Solbiatese