Il ministro per l’integrazione Cécile Kyenge, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, ha avuto modo di soffermarsi anche sui milanisti Balotelli e Constant: “In fondo a me sta succedendo quello che è accaduto anche con Balotelli. Fino a che Balotelli era un giocatore italiano e basta, magari all’estero, lo si è in qualche modo accettato. Poi ha rappresentato l’Italia, giocando in Nazionale, vincendo, segnando. A quel punto qualcuno si è sentito minacciato. Un po’ quello che è accaduto con la nascita del mio Ministero”.
“La decisione di Constant di lasciare il campo durante il Trofeo Tim? Il problema di come reagire, in campo e fuori, è delle istituzioni sportive. Ma chi gioca è sotto stress e non tutti siamo uguali: quando uno è così stressato è difficile dirgli potevi far questo o quest’altro”.
