Non erano trascorse nemmeno due settimane dal trasferimento di Zlatan Ibrahimovic dal Milan al Paris Saint Germain (18 luglio 2012), che Helena veniva scippata per strada in pieno giorno (allora non succede solo a Napoli alle mogli dei calciatori…), avenue Montaigne, una delle vie del lusso, 5 mila euro in contanti sopravvissuti allo shopping nella boutique di Ralph Lauren, volatilizzatisi insieme alla borsetta sullo scooter di due malviventi; niente rispetto ai 14 milioni all’anno di stipendio del marito ma vuoi mettere lo choc. Ibra, furibondo (toccategli tutto ma non Helena), dopo aver riflettuto se considerare l’episodio giusta causa di uno dei suoi mal di pancia passeggeri, aveva derubricato il fatto a enorme scocciatura. E poi, a ruota, il traffico, i tempi di percorrenza tra il centre ville e Camp des Loges, base degli allenamenti della squadra di Ancelotti (Saint Germain en Laye, sobborgo a ovest della città), l’enorme frustrazione di trovare casa nel perimetro degli arrondissement più prestigiosi, tanto che dopo due mesi nella suite dell’Intercontinental, con vista su Place dell’Opera, Zlatan si prese la libertà di scherzare con L’Équipe: «Pare sia impossibile aggiudicarsi un appartamento nel centro di Parigi: se va avanti così, dovrò comprarmi l’albergo». La missione sembrava compiuta quando è stato annunciato lo sbarco della famiglia più ingombrante del calcio mondiale nella Villa Montmorency, XVI arrondissement, zona residenziale très chic e costosissima, vicini di casa Sarkozy, Celine Dion, Arnaud Lagardère e altri miliardari protetti da un sistema di videosorveglianza più asfissiante del possesso palla del Barça (do you remember, Zlatan?). Ma il trasloco è sfumato in zona Cesarini quando il padrone di casa, proprietario del team Marussia di F1, ha improvvisamente alzato il canone d’affitto, facendo sfumare l’affare e dando agli Ibra l’ennesimo dispiacere. Helena, che non prende nemmeno in considerazione soluzioni prive di 4 grandi stanze da letto, 4 bagni, un salone per i ricevimenti e un garage sotterraneo, requisiti minimi chez Zlatan, avendo già visitato un’ottantina di appartamenti, ha fatto rotta su Place du Trocadero e Boulogne, dove, come scrive Le Figaro raccontando con disdoro le avventure parigine dei parvenue nordici, in doppia fila si trovano solo Porsche e Maserati.
I primi messaggi verso Via Turati sono già partiti: «Se il Milan vuole aiuto, io ci sono» ha detto Ibra mercoledì dal ritiro della Svezia, scatenando un simpatico putiferio di parole.
Fonte: Corriere della Sera