In settimana Adriano galliani aveva ribadito la fiducia a Massimiliano Allegri, ma siamo davvero sicuri che questa fiducia sia meritata? Il tecnico livornese non ne prende una, e se per caso riesce a indovinare una soluzione, con Emanuelson sulla destra che fa letteralmente impazzire Ā Cavanda, ci ricasca e lo sposta a sinistra, togliendo Antonini che per una volta stava facendo bene.
La gara puĆ³ eseere commentate in pochissime parole, un Milan che prova a giocare la palla, e a tratti anche bene, ma se si vuol far giocare Pazzini, bisogna anche avere qualcuno che gli faccia arrivare i palloni in area, e allora i biancocelesrti al primo affondo, al 25Ā° con una deviazione fortuita di Bonera, su un tiro dal limite di Hernanes passano in vantaggio; una mazzata per la poca autostima dei rossoneri, che dopo 2 minuti si vedono respingere sulla linea con Bizzari fuori causa, una palla che El Shaarawy aveva indirizzato in rete. La Lazio gioca sul velluto, e senza fare niente, a parte difendersi ordinatamente, e cercare di ripartire con tutta la calma del mondo, non prova neanche ad affondare il coltello su un Milan ferito gravemente.
Candreva ci prova, e con un tiro certamente non irresistibile al 41Ā°, trova un Amelia improponibile, che prima batteza alta la conclusione del centrocampista biancoceleste, poi accortosi che la palla sarebbe finita in rete, ha provato goffamente a cercare la deviazione, niente da fare, 2-0 e fine del primo tempo.
La ripresa inizia con Emanuelson al posto di uno spento Boateng, e la musica sembra cambiare, ma su un cross quasi innocuo, Abate non fa la diagonale, e Bonera in mezzo a 2 uomini, sceglie quello sbagliato, Ā la palla arriva a klose che quasi incredulo per la gratitudine della difesa rossonera, insacca un goal facile facile: 3-0. A partita ormai perduta, gli uomini di Allegri svuotano la mente e iniziano a giocare, dentro Pato, al posto di un Nocerino impalpabile, Emanuelson sfugge sempre al suo marcatore e mette dentro cross uno dopo lāaltro, 2 volte Pazzini sfiora il goal e alla terza occasione, schema su calcio di punizione, De jong sfiora quel tanto che basta per ingannare Bizzarri, Ć© il 61Ā° e il Milan ci crede.
I rossoneri stringono dāassedio la Lazio che non riesce piĆŗ a ripartire, finchĆ© al 79Ā° El Shaarawy salta konko e insacca con un diagonale radente a fil di palo. Mancano 11 minuti piĆŗ il recupero, e volendo cāĆ© tutto il tempo per rimettere in piedi una partita che sembrava una tortura. I tantissimi tifosi arrivati da Milano ci credono e sostengono un Milan finalmente in grado di mettere in difficoltĆ” lāavversario. Ma quando tutto sembra pronto per ammirare la rinascitĆ” rossonera, Allegri toglie Antonini per Bojan, spostando Emanuelson a sinistra, e eliminando di fatto la vera spina nel fianco della retroguardia laziale, si perchĆ© da quel momento in poi i rossoneri non creano piĆŗ una sola palla goal.
Tabellino:
LAZIO-MILAN 3-2
Lazio (4-1-4-1): Bizzarri; Konko, Biava, Dias, Lulic;Ā Ledesma;Ā Candreva (38ā² st Brocchi), Gonzalez (27ā² st Cana), Hernanes, Mauri (14ā² st Cavanda); Klose.Ā A disp.: Marchetti, Carrizo, Zauri, Ciani, Scaloni, Zarate, Rocchi, Kozak, Floccari.Ā All.: Petkovic
Milan (4-3-1-2): Amelia; Abate, Bonera, Yepes, Antonini (40ā² st Bojan); Nocerino, De Jong, Montolivo (6ā² st Pato); Boateng (1ā² st Emanuelson); El Sharaawy, Pazzini.Ā A disp.: Gabriel, Prosenik, De Sciglio, Mexes, Acerbi, Constant, Flamini.Ā All.: Allegri
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 25ā² Hernanes (L), 41ā² Candreva (L), 4ā² st Klose (L), 16ā² st De Jong (M), 34ā² st El Shaarawy (M)
Ammoniti: Nocerino, Yepes, Antonini (M), Dias, GonzalezĀ (L