Le mani di Abbiati e il guizzo di Mario sul terzo posto

05.05.2013 19:30 di Matteo Calcagni  articolo letto 797 volte

© foto di PHOTOVIEWS

Ci si aspettava una gara difficile, ma probabilmente non ci si augurava una tale sofferenza. Il Milan batte il Torino e allunga a +4 sulla Fiorentina, trovando la rete del vantaggio solo all’85’ con Mario Balotelli. I rossoneri hanno faticato tantissimo non solo a creare occasioni da gol, ma anche a portare palloni fino all’area dei granata. Tanto merito va anche a Christian Abbiati decisivo nelle tre limpide palle gol di Cerci e Barreto, quest’ultimo presentatosi per due volte a tu per tu col portiere milanista.

SBADIGLI E RISCHI:

Avremmo voluto vedere un Milan all’assalto, subito deciso a chiudere la pratica, ma l’approccio non è stato certamente tra i migliori. Decisamente più pericoloso il Torino che, già dopo due minuti, va vicino alla rete con Cerci: Abbiati intuisce la traiettoria sventando lo svantaggio, preparandosi ad un pomeriggio da protagonista. L’unica vera chance per i rossoneri arriva all’8′ sui piedi di Muntari che, da fuori area, costringe Gillet ad un intervento in allungo: lo stesso belga poi respinge senza problemi sulla ribattuta di Boateng. Il primo tempo prosegue su questa falsariga: tanta, tantissima difficoltà da parte del Milan nello sviluppare una manovra convincente con il Torino bravo a chiudersi e ripartire. Proprio da questo canovaccio scaturisce l’occasionissima di Barreto, trovatosi al 16′ di fronte ad Abbiati dopo una grande azione di Cerci: il brasiliano si fa ipnotizzare dall’estremo difensore rossonero, bravo a bloccare palla e negare un gol che sembrava già fatto. Scosso dall’enorme rischio ed incapace di dare sfogo offensivo allo sterile possesso palla, l’undici di Allegri non è in grado di creare nulla fino all’intervallo, ad eccezione della buona chance capitata sulla testa del Boa al 24′.

LEITMOTIV PREOCCUPANTE MA CI PENSA MARIO:

Dagli spogliatoi esce lo stesso Milan del primo tempo, con il Torino rinfrancato dalla buona prestazione e deciso nel portare a casa un pareggio importante. Passano 11′ per il primo cambio di Allegri: fuori El Shaarawy, non al massimo, dentro Pazzini. L’attaccante toscano ci mette la stessa grinta vista contro il Catania, ma neanche lui sembra poter far miracoli tra la folta difesa granata. Ad andare ad un passo dal gol è ancora una volta il Torino, con il duello Abbiati-Barreto che si ripresenta al minuto 65′: anche in questo caso prevale il portiere, mantenendo vive le speranze rossonere in un momento clou della partita. Le lancette corrono e il tecnico toscano decide di provarle tutte, inserendo prima Niang (per Boateng) e Robinho (per Flamini). Proprio dai piedi del brasiliano arriva un buono spunto all’82’, sicuramente l’occasione più ghiotta di tutta la ripresa. E’ un buon segnale perchè, dopo soli tre minuti, il Milan riesce a trovare il pesantissimo vantaggio con Balotelli: Nocerino crossa in area, Mexes fa una sponda verso l’area piccola e Balotelli realizza con un provvidenziale tap-in. Esultanza incredibile per i rossoneri che sanno di aver conquistato tre punti fondamentali nella corsa al terzo posto.

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