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Perchè cedere lo svedese: otto motivi
Nelle ultime settimane si sono rincorse tantissime voci che riportavano una imminente cessione di Ibrahimovic, alias mister Scudetto, almeno fino a maggio 2012. Forse, proprio la non conquista dello Scudetto, potrebbe aver fatto scattare in lui la voglia di lasciare il club rossonero dopo soli 2 anni e ben 56 gol realizzati.
Ma non sarebbe stato solo il campionato svanito alle ultime giornate la causa dei dolori di pancia del non più giovane Zlatan, ma anche la mancanza di un progetto vincente e ambizioso della società: ad oggi, sono arrivati solo parametri zero mentre lo spogliatoio ha incassato gli addii di Nesta, Gattuso, Van Bommel, Inzaghi, Zambrotta e forse Seedorf.
Ovviamente una eventuale cessione della punta svedese comporterebbe una perdita tecnica difficilmente compensabile; è difficile sostituire uno dei migliori attaccanti del mondo se non con un altro top player, oggi difficilmente acquistabile per vari motivi economici.
Tuttavia, una sua cessione potrebbe essere giustificata da molti motivi:
1- Questione Economica: la sua cessione porterebbe nelle casse di Via Turati non meno di 25/ 30 milioni di euro e ridurrebbe il monte ingaggi di quasi 20 milioni lordi a stagione (è il giocatore più pagato della serie A). Soldi che potrebbero essere reinvestiti nel mercato di agosto per rifondare la squadra. Attenzione però!!! I soldi dovrebbero essere effettivamente reinvestiti sul mercato, non ripetere quindi un altro caso Kakà;
2- Nuove soluzioni tattiche: si sa, il Milan di Allegri basa il suo gioco su Ibra, pallone fra i suoi piedi in attesa del colpo di genio. La sua cessione potrebbe aprire nuovi scenari tattici, e far ritornare un po’ di gioco dalle parti di San Siro. Inoltre, sia quest’anno che nella passata stagione, la squadra ha mostrato di saper fronteggiare al meglio l’assenza dello svedese.
3- Chiamatela crisi economica, austerità, fair-play finanziario ecc ecc ma nell’aria c’è la concreta possibilità di dover, per necessità, vendere un big fra T.Silva, Ibra e Boateng. Questioni anagrafiche e razionali porterebbero ancora una volta allo svedese la cui cessione potrebbe essere smaltita sicuramente più facilmente rispetto al campione assoluto brasiliano e al grintoso e rampante ghanese;
4- Problema spogliatoio: Ibra ha un carattere difficile e ci sono voci che parlano di una rottura con molti giocatori e, ancora più preoccupante, con il Mister. L’unico vero amico sembrerebbe Cassano, il resto non lo può tanto sopportare.
5- Sbloccare Pato: L’assenza di Ibra potrebbe rilanciare definitivamente il giovane brasiliano, troppo timido all’ombra dello svedese, ma sempre micidiale sotto porta. Certo, puntare tutto su di lui sarebbe rischioso non certo per le sue doti tecniche ma per la fragilità fisica. Il reparto offensivo sarebbe comunque competitivo anche senza Ibra con Robinho, Cassano, Maxi Lopez (se riscattato) ed il giovane faraone.
6- Discorso capitano: Negli ultimi giorni si era ipotizzato la nomina ad Ibra come capitano. Personalmente non sarei molto d’accordo; nonostante il forte carisma di Zlatan, nel Milan il capitano è sempre stato il più anziano o meglio il veterano del gruppo. Ambrosini non si tocca, e prima di lui ci dovrebbero essere Abbiati, T.Silva e lo stesso Pato. E soprattutto, con la fascia si curano le articolazioni, non i mal di pancia.
7 Motivazioni: Se Ibra dovesse restare, deve essere convinto della scelta. Trattenere un giocatore contro la sua volontà solamente per compiacere i tifosi potrebbe essere molto controproducente. Nella successiva stagione verrebbe a mancare cattiveria tattica, fame di vittoria e voglia di far bene. L’unico risultato sarebbe rimandare di una sola stagione la vendita ad un prezzo decisamente inferiore e con prestazioni quasi sicuramente non all’altezza di questi due ultimi anni eccezionali;
8 Per ultimo buttiamola sul ridere: lo vende l’Inter e vince la Champions, lo vende il Barcellona e conquista la Champions. Insomma, non è vero, ma tentar non nuoce.
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Post Originale:
L’EDITORIALE DI MILAN PASSION – Gli 8 motivi per vendere Ibra