Lettera di Antonio: “Fra dubbi e certezze, il Milan che verrà”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Antonio. Per inviare le vostre idee, i vostri commenti e le vostre opinioni è possibile usare l’indirizzo mail di Canale Milan, info@canalemilan.it.

20 giorni al 1 Luglio, la data del “via” ad un calciomercato che si preannuncia più complicato che mai, forse anche più dell’anno scorso, quando gli addii dei rimpianti Nesta, Zambrotta, Thiago Silva, Seedorf, Gattuso, Inzaghi e Ibrahimovic inducevano la società di via Turati ad acquisti mirati in determinati ruoli. Ad oggi sono più i punti interrogativi delle certezze, perché, confermata la permanenza di Allegri, non si è a conoscenza dei partenti, del budget da stanziare per il mercato, del modulo da utilizzare nella prossima stagione. L’unico che al momento sembra avere le idee chiare è il presidente Berlusconi, il quale in ogni sua intervista o dichiarazione lascia trasparire quella tranquillità che invece manca a tutti, tifosi compresi.

Dicevamo dei punti interrogativi. Non sappiamo ancora il destino di almeno 12 giocatori (El Shaarawy compreso?), non sappiamo che fine facciano in ogni sessione di calciomercato quei famosi 30 milioni che arrivano dalla qualificazione in Champions League, ma, cosa ancor più grave, non abbiamo ancora in mente quale modulo utilizzare. Si passa in meno di un mese dalla conferma del 4-3-3 (modulo utilizzato nella grande rincorsa al terzo posto) ad un innovativo 4-2-3-1 e, infine, al ritorno al 4-3-1-2 (marchio di fabbrica del Milan dell’ultimo scudetto), ed è quindi comprensibile il disorientamento della dirigenza in merito ai giocatori cui concentrarsi. Per non parlare dei calciatori che torneranno dai prestiti, finora trascurati in ogni sede: Emanuelson doveva andare in Inghilterra per soli 6 mesi ed ora pare che debba essere usato come pedina di scambio in qualche futura trattativa, Strasser e Carmona, rispettivamente l’eroe di Cagliari due anni fa e il grande talento arrivato dalla Cantera del Barça, sono in perenne ricerca di una squadra nella quale esplodere definitivamente, mentre Taiwo è tornato alla ribalta solo grazie alla bufala nerazzurra di qualche settimana fa. Per il resto solo piccoli dubbi, eccezion fatta per Kevin Prince Boateng, preso totalmente da Melissa Satta e dal mondo di Twitter, e Robinho, destinatario dei messaggi d’ammirazione del Santos, orfano da poco del fuoriclasse Neymar.

Quanto alle certezze sappiamo di poter contare ancora su Abbiati e Bonera, sappiamo che finalmente avremo modo di vedere in prima squadra Cristante, da tempo pilastro del centrocampo della Primavera, ma soprattutto sappiamo di esserci assicurati un giocatore che sicuramente avrà un roseo futuro quale Riccardo Saponara. Il trequartista di Forlì si è fatto notare considerevolmente nell’ultimo (complicato) campionato di Serie Bwin e lo sta facendo anche in Nazionale nell’Europeo U21. Una magra consolazione rispetto alle incertezze, ma è pur sempre qualcosa.

Quanto al Milan che verrà, credo fortemente che sia addirittura suicida pensare ad un ritorno al 4-3-1-2, perché in tal caso ci sarebbero diversi giocatori totalmente inadatti al modulo (El Shaarawy su tutti); il Milan interpreta oramai da mesi una filosofia di gioco che prevede ovviamente la difesa a 4, un centrocampo di spinta ed esterni d’attacco, quindi non si capisce il motivo di questo ritorno alle origini. In ogni caso, qualsiasi modulo si scelga alla fine, necessitiamo fortemente di almeno quattro giocatori, uno per ruolo: al di là di Abbiati, non ci si può affidare tutt’a un tratto all’inesperienza di Gabriel e alle parate (molte volte solo immaginate) di Amelia; serve quindi un portiere. Problema palle alte: serve un difensore centrale con un fisico importante, capace di dare direttive ai “baby” Salamon (?) e Vergara. In mezzo al campo serve qualcuno con meno muscoli e più cervello, che sappia avviare o far ripartire l’azione (l’ideale sarebbe Cesc Fabregas, ma purtroppo i sogni si tengono nel cassetto); infine in avanti, qualora la fase offensiva preveda degli esterni, serve qualcuno che possa coprire la fascia destra, non necessariamente un giovane di primo pelo.

Per quanto mi riguarda, consiglierei rispettivamente Yann Sommer (Basilea e Nazionale Svizzera), Jan Vertonghen (Tottenham e Nazionale Belga), Andrea Poli (Sampdoria e Nazionale Italiana) e Andryi Yarmolenko (Dinamo Kiev e Nazionale Ucraina), ma è ovvio che si tratti di opinioni soggettive. La squadra non è poi così a posto, caro Adriano…

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