di Danilo Vitrò
4 anni dopo cambia il protagonista ma la storia si ripete…
Questi i numeri di Massimo Ambrosini, Capitano del Milan per 18 anni:
489 presenze, 36 reti, 4 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppa italiane, 2 Champions, 2 Supercoppe Europee, 1 Mondiale per Club.
Mentre questa è la location riservatagli dal Milan:
Uno sgabuzzino di San Siro per la serie: Abbiamo altro da pensare appena trovate un buco e buttatelo dentro. Uno sgabuzzino per umiliare un calciatore o meglio un Capitano o meglio una parte della nostra storia, un punto di riferimento, che è stato con noi per 18 anni e che ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Uno sgabuzzino, un dimenticatoio dalle mura grige, una struttura improvvisata neanche fosse l’ultimo arrivato dal vivaio della Nocerina. Un posto dove meritava di finirci un Bonera o un Antonini qualsiasi, giocatori che non sono mai stati da Milan.
Queste invece sono le parole di Ambrosini: “Non sono certo l’unico giocatore che non ha avuto la possibilità di salutare i tifosi”. Naturalmente ogni riferimento è puramente casuale… Ogni riferimento ci riporta indietro a 5 anni fa, dopo quel Milan-Roma. Complimenti davvero a questa società che ha pensato bene di fare un biennale al migliore difensore dell’intera galassia, Bonera, e ad accogliere un Capitano dentro ad una struttura improvvisata. Questa si chiama RICONOSCENZA. Questa si chiama ACCOGLIENZA. Proprio come capitò al suo predecessore un certo Paolo Maldini, nessuna partita d’addio per colonne della storia rossonera. Questo è stato l’ultimo saluto ad Ambrosini. Vergogna!
