Lunedì 19 maggio 2014, ore 8.30

Giornalista sportivo a Mediaset dove cura “Sport Mediaset XXL”. Opinionista a “Novastadio”. I suoi libri: “Soianito”, “Calcinculo”, “La vita è una”, “Sembra facile”, “L’oro di Sheva”.

© foto di Pietro Mazzara

Milano, sede Milan in via Rossi al Portello. La giornata è elettrizzante per la presentazione della nuova sede nel pomeriggio, ma qualcuno ha convocato una riunione di primo mattino per parlare del futuro della società e della squadra. Mentre l’attempato consigliere viaggia in tram verso la nuova sede, si scopre assalito dai dubbi.

Chi ha convocato la riunione?
Come valuterà la stagione appena conclusa?
Che novità ci sono in società: l’erede di Braida? Resteranno 2 amministratori delegati che non si rivolgono la parola o ne verrà assunto un terzo? Chi comanderà chi? Chi prenderà ordini da chi?
Cosa dirà dell’allenatore? (Cioè, annuncerà il suo esonero perché colpevole di essere se stesso nonostante i risultati? E annuncerà che ne arriverà uno nuovo più allineato e aziendalista? E lo sosterrà poi fino alla morte come ha fatto con Allegri o lo butterà a mare dopo 2 mesi come ha fatto con l’olandese?)
Come spiegherà questo eventuale cambio di rotta in una società che ne ha esonerati soltanto 3 in 28 anni e che Seedorf lo aveva scelto conoscendolo alla perfezione dopo un decennio da giocatore?
Quale strategia e quali obiettivi sportivi e commerciali si porrà il Milan Ac per la prossima giornata, settimana, mese, stagione, annata, lustro, decennio, ciclo? Che ne sarà del brand, del ranking, del marketing, dell’editing del “club più titolato al mondo”?
E quanti anni avranno il presidente Berlusconi e uno degli ad, Galliani, tra un lustro, un decennio, un ciclo?
Verrà cresciuto qualche giovane rampante manager di calcio? Gente come Albertini, Maldini, Donadoni fanno parte del progetto? Qual è, il progetto?
Sarà il Milan dei giovani lanciati, valorizzati e protetti come Gabriel, De Sciglio, Cristante, Saponara, El Shaarawy, Mastour? O resterà il Milan delle vecchie collaudate garanzie come Mexes, Constant, Essien, Muntari, Birsa? O sarà il Milan dei poster e dei gadget Kakà e Honda? Sarà il Milan dei pazzi che hanno preso questi due e hanno anche il coraggio di farli giocare, oppure di quei pazzi che hanno voluto Taarabt a gennaio e lo tengono in panchina a Bergamo nella madre di tutte le partite contro l’Atalanta? La madre di tutte le partite, a Bergamo, contro l’Atalanta… Avessi detto.

Ma soprattutto, la domanda che angustia ogni tifoso rossonero vero: che ne sarà di Urby Emanuelson?

(Speriamo finisca presto questa riunione decisiva per il futuro del Milan e venga convocata subito dopo una conferenza stampa, perché in fondo è questo quello che si chiedono tutti: da lunedì 19 maggio 2014, che ne sarà del Milan?)

Recommend0 recommendationsPublished in Milan News