© foto di Federico De Luca

Paolo Maldini, in esclusiva per ESPN Classic in una intervista che, il canale tematico, ha affidato all’amico di sempre del difensore, Dj Ringo. Una carriera fatta di trionfi, tanti, ma anche cocenti delusioni sempre con la stessa maglia, onorata per un quarto di secolo.

Venticinque anni di Milan.  Cos’ha dato a te, e tu cos’hai dato al Milan?
“ Ci siamo dati proprio a vicenda, io oltre a venticinque anni da professionista ho iniziato, ho fatto tutta la trafila delle giovanili quindi dal sono stato tesserato e ho smesso nel nel 2009, ed e’ veramente una carriera lunghissima quindi devo dire che buona parte del mio calcio  della mia vita coi colori rossoneri. Io spero di aver dato, anzi credo di aver dato tutto e ho ricevuto veramente tantissimo”.

In quale preciso momento pero’ poi hai deciso che era giunto il momento di ritirarti Paolo?
“ Nel 2007 ero praticamente zoppo mi aveva fatto venire dei dubbi, poi io, a distanza di due giorni dalla finale sono andato a operarmi alle ginocchia e devo dire che una volta operato le cose son migliorate molto quindi ho deciso di proseguire Il contratto per un altro anno, andavo un pochino a vista, avevo deciso di terminare nel 2008 ma poi sia l’allenatore, sia i dirigenti mi avevano chiesto di fare un altro anno e io mi sentivo sempre meglio grazie alle operazioni che avevo fatto alle ginocchia e quindi ho proseguito fino ai 41 anni”.

Hai esordito a 16 anni, hai finito quarantenne, qual è il segreto della tua straordinaria carriera, e della tua longevità?
“ Un grande rispetto per il lavoro, grande conoscenza del proprio fisico quindi riuscire a capire quando hai bisogno di riposare, quando puoi fare, uscire, divertirti, quando allenarti in una determinata maniera e poi credo che ci sia molto di genetica insomma, mio padre e mia madre mi hanno, mi hanno dato comunque un fisico che ha resistito negli anni e un po’ a tutte le sollecitazioni che gli ho dato”.