Dovevano essere i due grandi colpi di Galliani nel mercato di gennaio. Dovevano consentire al Milan la risalita in classifica. Dovevano dare qualità al centrocampo. Già, dovevano. Perché, oltre ai buoni propositi, nulla di tutto ciò è accaduto.

Michael Essien (nella foto) e Keisuke Honda sono sin qui stati due flop clamorosi. Entrambi sono arrivati a parametro zero, entrambi hanno uno stipendio faraonico, ma le storie sono completamente diverse.

Essien è stato uno dei più forti centrocampisti al mondo. Ma nelle ultime 2-3 stagioni, causa anche numerosi infortuni, non è stato all’altezza della situazione. Il Chelsea lo ha scaricato brutalmente, lui non c’ha pensato due volte a passare al Milan, nonostante una lieve riduzione dell’ingaggio. Ha giocato sin qui pochissimo e male. Troppo presto per giudicarlo? Forse. Ma è molto difficile che il ghanese, 32 anni, da qui in poi faccia faville. Anche perché Montolivo, De Jong e Poli sono titolari (quasi inamovibili).

Honda ha giocato già molto di più, ha segnato anche un gol – in Coppa Italia contro una squadra di Serie B – poi non ha lasciato tracce. Il giapponese era un elemento importante nel Cska Mosca, ma in Serie A non riesce a fare la differenza. Semmai la fa in negativo. Nakata, al confronto, era un fenomeno. Eppure Honda costa – di stipendio – la “bellezza” di 7 milioni lordi a stagione. Non si può dire certo sia stato un affare, per il Milan. Per lui sì.