Adriano Galliani è tornato a parlare di mercato e in particolare dell’operazione Kakà. C’è molto entusiasmo tra i tifosi e molto scetticismo tra gli addetti ai lavori rispetto al ritorno del brasiliano. Chi ha ragione? L’ad rossonero non ha nessun dubbio sulla bona dell’operazione. “La cessione del 2009 in quel momento andava bene a tutti. In primavera Perez era venuto di nascosto a Milano ben tre volte per trattare – ha spiegato a Radio Deejay il dirigente.- Mi sono detto ‘se vado a Madrid ho una possibilità su cento, se resto nessuna’, era una trattativa difficilissima. Sull’ingaggio, abbiamo avuto delle difficoltà quando il padre del ragazzo, Bosco, ci ha chiesto un 20% in più di quanto poi abbiamo concesso. Se avessimo superato quel limite, sarebbero arrivati gli altri giocatori della rosa a chiedere il rinnovo con cifre rialzate”.

Come sta Kakà dopo i tanti infortuni subiti? “Abbiamo rinnovato Milan Lab quest’anno, in pochi lo sanno, è dal 2002 che abbiamo un archivio super. Mi dicono che i numeri di Kakà sono vicini a quelli di dieci anni fa. Un luminare della medicina mi ha assicurato che il ginocchio sta alla grande – ha detto Galliani – se il giocatore non ha reso a Madrid è stato solo per via degli infortuni”.

Su El Shaarawy, che da mesi ormai non riesce a trovare la migliore condizione: “Non so se è involuto, Stephan si giocherà le sue carte come tutti – ha detto Galliani. – Lo scorso anno è calato dopo un grande girone di andata, ma quest’anno ci sarà spazio per tutti. Non credo ad un exploit isolato, non dura otto mesi, è solo un periodo, poi tornerà tutto come prima”.