Fernando Torres in rossonero è l’ultimo dei tanti colpi last-minute “alla Galliani”. L’arrivo dell’attaccante spagnolo infiamma improvvisamente il mercato della società di via Aldo Rossi, fatto di lunghi giorni di attesa speranzosa, di contestazione sui social network e non solo, di critiche rivolte alla società da parte di stampa e addetti ai lavori. E invece, proprio quando anche i più fiduciosi sostenitori dei rossoneri avevano perso ormai ogni speranza sull’arrivo di un giocatore “top”, ecco che l’amministratore delegato del Milan piazza la sua zampata finale, regalando a tutti i sostenitori del Diavolo una prima punta di nome e livello internazionale.
Come cambierà la squadra di Filippo Inzaghi con l’arrivo di Torres? Le ambizioni dei rossoneri sono ora legittimamente rivolte verso traguardi posti più in alto rispetto a prima? Il Milan può adesso ambire ad un posto Champions per la prossima stagione? E’ difficile rispondere a queste domande prima dell’inizio del campionato. L’unica certezza è che Adriano Galliani si è mosso, ancora una volta bene, con la giusta tempestività e facendo di necessità virtù: non avendo denaro da sperperare, nonostante la riduzione del tetto ingaggi e la monetizzazione dell’affare Balotelli, l’amministratore delegato del Milan è riuscito a trovare un degno sostituto di SuperMario.
Quanto potrà dare Torres alla causa rossonera sarà solo il campo a dirlo. Ma oggi, nel giorno del suo arrivo a Milano, ci sentiamo in dovere di raccontare un pò quella che è la storia calcistica de “El Nino“: attaccante, prima punta, classe ’84, ha vinto con la Nazionale spagnola due Europei e un Mondiale, mettendo a segno 38 reti in 110 presenze; ha giocato con Atletico Madrid, Liverpool e Chelsea, squadre di club con cui ha segnato complessivamente 167 reti, vincendo, tra gli altri trofei, una Champions League e una Europa League con i Blues rispettivamente nelle stagioni 2011-2012 e 2012-2013.
Anche se nelle ultimissime stagioni la sua media gol si è notevolmente abbassata, Torres rimane un’attaccante molto forte, dalle capacità tecniche notevoli e non si può negare che, se starà bene fisicamente, egli possa rappresentare un valore aggiunto non solo per il Milan ma anche per tutto il campionato italiano.
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