Canale Milan
Archiviata l’eliminazione dalla Champions league per mano del Barcellona, i rossoneri saranno impegnati domani pomeriggio alle 15 contro una Fiorentina affamata di punti.
I 71 precedenti parlano di 44 vittorie milaniste, 19 pareggi e solo 8 vittorie degli ospiti, con 132 reti dei padroni di casa a fronte delle 58 subite.
Sono passati ormai quasi 12 anni dall’ultima vittoria viola al “Meazza”, quando, il 17 maggio 2001, un Enrico Chiesa in grande forma (22 gol per lui quell’anno) stende con una doppietta il Milan a domicilio. La rete di Shevchenko (che aveva nella Fiorentina una delle avversarie predilette) risulta vana.
Tornando più indietro, nell’anno dello scudetto di Zaccheroni arriva il 26 settembre 1998 la sonora sconfitta 1-3 con tripletta di Batistuta in quella che tutti i tifosi del diavolo ricordano con dolore per via delle “perle” del disastroso portiere tedesco Jens Lehmann. Dopo quel nefasto pomeriggio gioca un’altra partita e mezza e poi a causa di un infortunio gli subentra tra i pali Sebastiano Rossi e nel girone di ritorno (complice anche un “colpo di testa” di quest’ultimo contro il malcapitato Bucchi) esplode Abbiati. Si può dire che quella partita segna una svolta nella stagione del Milan.
Quattro mesi dopo l’ultima sconfitta subita, il 9 settembre 2001, il Diavolo si rifà con gli interessi: un perentorio 5-2 con le “solite” reti di Sheva e Chiesa (due gol per loro) ed i gol di Superpippo, Serginho ed addirittura Laursen!
Poi la retrocessione ed il fallimento della viola fanno sì che per due anni questo “classico” si interrompa.
Il ritorno a Milano della Fiorentina il 12 dicembre 2004 è choccante: 6-0 per i rossoneri con doppiette di Seedorf, Crespo (nella foto una sua rete) ed ovviamente Shevchenko, per quella che è la peggior sconfitta viola al Meazza.
Nel campionato successivo, quello dello scandalo di Calciopoli, il 25 marzo 2006, il Milan si impone 3-1 con i gol di Sheva (che novità), Kakà e Gattuso che rispondono all’iniziale vantaggio di Toni (che a fine anno sarà incoronato Scarpa d’Oro).
Nella stagione post mondiale e post terremoto giudiziario, in data 6 maggio il “derby delle penalizzate” si conclude con un pareggio a reti bianche. Segno in schedina ripetuto l’anno successivo, ma stavolta con un 1-1 (Kakà e Mutu) per quello che rimane l’ultimo pareggio a San Siro tra le due formazioni, datato 3 settembre 2007.
Gli ultimi tre match sono per il Milan tre vittorie per 1-0; la prima, il 17 gennaio 2009, con Pato, la seconda nel giorno della festa dei lavoratori 2010 con Ronaldinho (questa vittoria che consente ai rossoneri di aggiudicarsi di fatto il terzo posto in campionato) e l’ultima vittoria, quella dello scorso campionato, del 20 novembre 2010, firmata da Zlatan Ibrahimovic con una gran gol in rovesciata.
La gara di andata al “Franchi” è terminata 0-0 tra mille polemiche per una rete annullata a Seedorf e due rigori non concessi ai rossoneri. Curiosamente anche in quell’occasione c’è un nesso tra questa gara e quella col Barcellona. Quella volta 4 giorni dopo si è giocato al Meazza contro i catalani.
In questa stagione i viola navigano in brutte acque ed occupano attualmente la quartultima posizione a +5 sul Lecce, con 33 punti, 9 dei quali in trasferta, con 8 sconfitte, 6 pareggi (Siena, Napoli, Cesena, Cagliari, Parma, Genova) ed una sola vittoria, il 3-0 a Novara. Solo 8 le reti fatte e 17 quelle subite (terza miglior difesa esterna).
Indisponibili Gamberini, Vargas e Cassani, squalificati Cerci e Montolivo, il tecnico Delio Rossi dovrà fare i salti mortali per schierare una formazione all’altezza dei campioni d’Italia e per l’occasione spedisce in panchina il fin qui abulico Amauri preferendogli Ljajic e rispolvera il marocchino Kharja a centrocampo.
Nel Milan invece Mancheranno Nesta, Van Bommel, Seedorf e Boateng, non in perfette condizioni, ma la notizia del giorno è il recupero di Cassano almeno per la panchina.
Tutti si aspettano una vittoria per consolidare il primo posto in classifica e dare un segnale di forza, dopo una settimana un po’ tribolata sul piano dei risultati.
La tradizione è favorevole e non sembra ci siano validi motivi per interromperla ora.
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Post Originale:
Milan-Fiorentina: i precedenti – imbattuti da 12 anni