La filosofia di Pippo Inzaghi nel trattare Balotelli è molto semplice, Mario è un giocatore uguale agli altri. Non ci sarà nessuna forma di prevenzione nei suoi confronti, ma il ragazzo non deve aspettarsi neanche trattamenti speciali – scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport -. Diversamente da Seedorf, che aveva scelto la linea della carota e delle coccole continue, per farlo sentire speciale e lasciarlo libero di esprimere la sua personalità in campo e fuori, l’obiettivo del nuovo allenatore è normalizzare un giocatore abituato a essere sempre al centro della scena, togliendogli anche un po’ di pressione addosso. Il nuovo tecnico milanista si augura che il processo di normalizzazione lo renda più sereno e anche più prolifico.

LA TOURNEE – Nei 18 giorni di tournée americana, durante i quali i due hanno iniziato a conoscersi, le attenzioni sono state soprattutto tattiche. Il concetto è chiaro: Balotelli è al centro del progetto, anche perché è il giocatore più forte e il Milan non può permettersi di farne a meno (né di svalutarlo in chiave mercato) ma l’universo rossonero non ruoterà tutto intorno a lui.

LA SFIDA – Balotelli da parte sua si è allenato abbastanza bene. Il sorriso virtuale postato su Instagram due giorni fa e quelli reali visti in America fanno pensare che l’impatto con il nuovo staff sia stato buono. Pippo ascolterà solo il campo e non si farà influenzare dal passato. Il nuovo tecnico milanista si augura che il processo di normalizzazione lo renda più sereno e anche più prolifico.