Massimo Ambrosini – Foto

Massimo Ambrosini, uomo simbolo del Milan, si appresta a disputare la sua ennesima stagione in Serie A. Non è il più anziano fra i rossoneri, ma quello che da più tempo veste la stessa maglia. Nel 1995, quando aveva 18 anni, lui c’era già.

Intervistato dalla Gazzetto dello Sport, Ambrosini ha fatto il punto sul calciomercato del club, a partire da Ricardo Kakà. “Il suo ritorno piacerebbe a tutti – ha detto Ambro. – Ricky è uno di quelli che è andato via con qualcosa di incompiuto. Si tratta un grande giocatore che ha tanto da dare e fisicamente non mi pare abbia problemi. Kakà sarebbe il benvenuto”.

 Sui problemi economici del Milan, ammessi da Berlusconi, il capitano non si sbilancia: “Io dico che le squadre vanno fatte. Il Manchester City ci ha messo un anno per vincere il titolo in Inghilterra. Vedremo cosa farà il Paris Saint Germain: certo, sulla carta – ha spiegato Ambrosini – è una squadra eccellente”.

Sui giovani rossoneri, che per la verità solo molto pochi: “Uno da segnalare? Mattia De Sciglio è un ragazzo a posto, farà strada. E’ impossibile che si monti la testa. E a proposito di El Shaarawy, spero che faccia almeno 15 gol, se non li fa, gli taglio la cresta, se ne fa 7 prima di Natale gli pago le vacanze”.

Massimo Ambrosini ha anche parlato del proprio futuro. Il suo contratto scade fra un anno. Lui a lasciare il calcio non ci pensa ancora, ma vive alla giornata. “Volete sapere se anch’io a fine stagione andrò via dal Milan? Sono cinque anni che firmo contratti annuali, cosa vuole che ne sappia. Pochi mesi fa non avrei mai immaginato che se ne sarebbero andati in tanti”. Nessuno lo avrebbe immaginato. Ma il vero problema è che non ci si è preoccupati di trovare i sostituti. Questa è la vera novità negativa rispetto al passato.

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