Voleva cacciare Galliani, troppo vecchio, troppo ancorato ai ricordi del passato, incapace di programmare il futuro. Voleva cacciare Allegri, un allenatore mai capace di dare un gioco alla squadra. Voleva prendersi il Milan e fargli cambiare finalmente pagina. Ma la rivoluzione tentata da Barbara Berlusconi (nella foto Getty Images) è sin qui miseramente fallita.
Quando Galliani aveva annunciato le proprie dimissioni, tutti a dire che la figlia dell’ex premier era ormai diventata la vera leader del club. Ma il padre c’ha messo poche ore a convincere Galliani a restare. Chissà per quanto. Ora il club ha due amministratori delegati, ma della parte sportiva continuerà a occuparsi l’acerrimo rivale di Barbara. Alla figlia dell’ex premier la cosiddetta “parte commerciale”.
Insomma, “tutto cambi perché tutto rimanga com’è”. Così diceva Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo riferendosi ai fatti politici della Sicilia. Ma la sentenza sembra valere anche per il Milan. La squadra affonda: -27 dalla Juventus, zona Champions ormai perduta, zona Europa League lontanissima, zona retrocessione a due passi. E cosa succede? Nulla. Allegri resta al suo posto, saldamente, quando qualunque allenatore del mondo, con questi risultati, sarebbe stato rispedito a casa. Anche Galliani resta saldamenta al suo posto, nonostante i tantissimi errori compiuti negli ultimi anni. Qualche esempio? Mesbah, Taiwo, Gabriel, Silvestre, Constant, Mexes, Zaccardo, Nocerino, Niang, Matri, Montolivo, Muntari, Robinho, Traorè… Tutti giocatori non da Milan, vuoi per i comportamenti sul campo, vuoi per il rendimento. E lo stesso Balotelli – appena 6 reti in campionato – comincia a fare discutere. Davvero è il campione che si vuole far credere? Il fatto è che è costato circa 22 milioni e per ora non li sta valendo. Ma gli errori di Galliani sono stati tanti altri, a partire dalla conferma di Allegri, tecnico mai capace di dare un gioco alla squadra, mai capace di puntare davvero sui giovani, mai capace di ottenere risultati (tranne quando Ibrahimovic vinceva le partite da solo). Cristante e Saponara hanno fatto la muffa in panchina. L’unico lanciato in Serie A è stato De Sciglio.
Il flop in questa stagione è totale. Vero è che restano la Coppa Italia e gli ottavi di Champions. Ma questo Milan può andare lontano?
Non rimane che pensare al futuro. Arriveranno Rami e Honda. Forse anche Nainggolan.Ma non può bastare. Non potrà esserci nessuna rivoluzione se la vecchia dirigenza, artefice dei disastri degli ultimi anni, resterà saldamente aggrappata alla poltrona. Questo Barbara Berlusconi lo sa. Eppure, finore, nulla ha potuto di fronte all’asse creato dal padre e da Galliani.