Stavolta sembra davvero finita. Il Milan e Alexandre Pato si dicono addio. Un anno fa il giocatore brasiliano era stato praticamente venduto al Psg per 27 milioni di euro più bonus. Poi Berlusconi, forse su pressione della figlia Barbara, bloccò tutto. Un anno dopo le cose sono cambiate. Pato e la figlia dell’ex premier sono in crisi. Il brasiliano somiglia sempre più a un ex calciatore. Un peso insostenibile per i bilanci del club rossonero. Oltretutto il contratto del papero scade nel giugno del 2014 e il rischio di perderlo a parametro zero iniziava a diventare ingombrante.
C’è l’offerta del Corinthians. Il club campione del mondo vuole investire ben 15 milioni di euro (ma forse la cifra reale è più bassa) su Pato. Impossibile dire no a questo tipo di proposta. La volontà del calciatore è chiarissima. Vuole fare ritorno in patria. Il Milan, di un Pato così, non ha più che farsene. Preso nel 2007 per ben 22 milioni di euro, il sudamericano, classe 1989, raramente ha saputo dimostrare di valere quella cifra. Le ultime due stagioni, poi, tra infortuni e prestazioni orrende, sono state un disastro. Tanto vale cambiare aria. Per tutti.
La trattativa fra il Milan e il Corinthians, come scrive Sportmediaset, è in fase molto avanzata. Mancano solo alcuni dettagli, come modalità e tempi di pagamento. Ma sembra tutto risolvibile. Entro il 3 gennaio, per i media locali, il passaggio ai campioni del mondo sarà formalizzato.
Intanto un altro rossonero è vicinissimo al ritorno in patria. Robinho non andrà al Flamengo, che non ha abbastanza soldi da investire. In pole position è il Santos, il club dove Binho è cresciuto. Gli ostacoli, comunque, non mancano. A partire dal costo del cartellino del giocatore ex City e Real Madrid. Galliani vorrebbe 10 milioni. La squadra dove milita Neymar ne offre la metà.
Per concludere, un aggiornamento su Mario Balotelli. Il Manchester City chiede ben 37 milioni di euro. Pura follia. Il Milan, al massimo, è disposto a investire l’eventuale ricavato dalle cessioni di Pato e Robinho: poco più di 20 milioni.