Primo tempo: I primi 10 minuti la Sampdoria riesce a tenere bene la palla e, complice l’atteggiamento attendista della squadra rossonera, riesce a rendersi pericolosa grazie ad Eder. Da bocciare Flamini e Nocerino, nulli sia in fase offensiva che in quella difensiva. Il trio davanti si muove molto, ma poche sono le palle giocabili e si sente la mancanza di una prima punta. Partita noiosa, smossa solo da qualche iniziativa di Robinho e Boateng. Da segnalare le continue sovrapposizioni di Antonini che, complice l’assenza di Abate sulla destra, arriva più volte sul fondo. Molti errori in fase di impostazione, soprattutto negli ultimi 20 metri.

Secondo tempo: Robinho è il più vivo, svaria su tutto il fronte offensivo, salta l’uomo, tira. Il centrocampo, visto che la pressione rossonera non lascia spazio alle ripartenze blucerchiate, partecipa di più alla manovra offensiva. Cresce anche la pressione sulla fascia destra, con De Sciglio in gran forma. Ma, proprio nel miglior momento rossonero, la Sampdoria passa in vantaggio con Costa, che impatta bene di testa il pallone su calcio d’angolo. Allegri cambia, inserisce Emanuelson e Pazzini, al posto di El Shaarawy e Robinho, migliore in campo. Il Milan prova a reagire e, nel finale, si rende pericoloso con Boateng e Flamini, con il primo che colpisce il palo, mentre il secondo si vede respingere un tiro sulla linea da Gastaldello.

Conclusioni finali: Di buono in questa prima giornata di Serie A non c’è nulla. Serve un uomo di qualità a centrocampo, vist0 che, Montolivo, schierato davanti la difesa, è troppo lontano dalla porta avversario. Insufficiente, comunque, la prestazione del centrocampista ex Fiorentina, molto impreciso nell’impostazione. Buona la prestazione di Robinho, un pò meno quella di Boateng, che sparisce a tratti dal gioco. E’ mancato molto l’ aiuto del centrocampo alla manovra offensiva che, senza una prima punta di ruolo, si basa sui continui inserimenti del “falso nove” e delle due mezz’ali.

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