Milan-Udinese del prossimo 19 ottobre si giocherà a porte chiuse per via dei cori considerati discrimanti contro i tifosi del Napoli. Adriano Galliani è infuriato per la decisione del Giudice Sportivo: “Abbiamo deciso di presentare ricorso, e ho già parlato col presidente Abete – ha detto il vice presidente dei rossoneri – . Questa norma sui cori e la discriminazione territoriale non ha senso, va abolita e tutti i presidenti di Serie A sono d’accordo. Un conto è il razzismo, un conto la storia della discriminazione territoriale che non può essere paragonata al razzismo”.
Galliani si chiede perché altre squadre, come la Juventus, ricevano un trattamento ben diverso: “A Torino io ho sentito cori contro Balotelli: e non è successo niente. Questa sanzione non la possiamo proprio accettare. La prossima volta ci sarà lo 0-3 a tavolino e penalizzazioni in classifica. Se 50 persone si organizzano, possono uccidere una società”.
Galliani ironizza poi sulla squalifica: “Nessun giornale o tv ha sentito quei cori, perché probabilmente non c’è stato nulla. Sarebbero stati sentiti da alcuni funzionari della Procura federale. Forse li hanno sentiti in bagno, al bar o non so dove…”
Nessun ricorso contro le 4 giornate di squalifica a Mexes: “Si è comportato male, chi sbaglia paga, come Balotelli”.
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