Venduti Thiago Silva e Ibrahimovic per 62 milioni (più bonus per l’anno prossimo) il Milan deve reinvestire una parte, si spera cospicua, di questi soldi per essere competitivo nella prossima stagione. Pensare di restare forti solo sostituendo Ibrahimovic e Thiago Silva è sbagliato, sono i top nel loro ruolo e sostituti all’altezza non se ne trovano. Il Milan deve puntare a migliorare la squadra nel suo complesso e non nei singoli, magari cercando il nome a effetto.

Salta subito all’occhio che il grosso buco nella rosa è rappresentato da una X al centro, al posto del centrocampista centrale, ruolo chiave nello schema di Allegri che non potrà essere ricoperto da una delle tante occasioni a saldo di fine mercato o dal Van Bommel ultratrentenne di turno. I giocatori che fanno al caso del Milan e che rientrano nel budget sono Fernando del Porto e, per una scelta più in prospettiva, Kevin Strootman del Psv. Il giocatore del Porto ha anche il vantaggio di giocare insieme a Rolando, il difensore centrale favorito per la sostituzione di Thiago Silva, così il Milan potrebbe trattarli insieme e magari strappare ad un ottimo prezzo. L’ingaggio bassissimo dei due favorisce ancor di più l’operazione.

Dopo aver sistemato difesa e centrocampo si potrà pensare a completare l’attacco, il reparto che anche senza Ibra resta il più valido per il Milan. Con Pato, Robinho, Cassano ed El Shaarawy serve una prima punta forte fisicamente, ma anche brava tecnicamente. Niente Tevez quindi, tagliato fuori anche per ragioni di ingaggio come Van Persie. Il migliore sarebbe Edin Dzeko, ma bisognerà valutare bene i costi, altrimenti si può optare per una soluzione meno costosa ma più in prospettiva come Leandro Damiao.

L’importante è che alla fine del mercato il Milan abbia coperto bene tutte le zone del campo e non solo sostituito i due campioni perchè non servirebbe a tanto.

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