Al Corriere dello Sport Riccardo Montolivo ha parlato della sua vita da leader al Milan, ruolo conquistato in pochi mesi: “Quando sono arrivato c’erano sicuramente la convinzione di poter fare bene e la voglia di dimostrare il mio valore in una grande squadra. Ma era difficile prevedere un inserimento così importante”.
Poi parla del suo ruolo: “Attualmente la mia funzione tattica è quella di Pirlo. Io sono pronto a fare tutti i ruoli del centrocampo meno il trequartista. I miei punti di riferimento? Gerrard, Lampard e De Rossi che abbinano le due fasi, difesa e attacco, benissimo. Centrocampisti totali”.
Adesso si candida come futuro capitano del Milan e spera di alzare qualche trofeo: ”Ho scelto il Milan perchè vorrei vincere qualcosa nella mia carriera. Io dal primo giorno che sono arrivato ho iniziato a imparare dai più esperti per capire cosa vuol dire far parte di questa squadra da così tanto tempo. Sono abituato a mettermi a disposizione, è il mio punto di forza, anche se talvolta mi rendo conto che possa diventare anche equivoco“.
Da capitano poi analizza i passi falsi contro Barcellona e Fiorentina: “In entrambi i casi la causa è da collegare a una questione di testa. L’equilibrio psicologico è sottile. Siamo mancati soltanto dal punto di vista psicologico. Anche domenica a Firenze ci dovevamo dire: “Cazzo, è una partita importante, possiamo portarla a casa”. Dobbiamo diventare una grande squadra”.
E per migliorare bisogna analizzare pregi e difetti: “Siamo una squadra dinamica che non può permettersi di palleggiare. Dobbiamo essere sempre al cento per cento. Come perdiamo questa caratteristica, perdiamo forza. Si tratta di un pregio che diventa difetto se non facciamo questo tipo di calcio. Il nostro difetto? Il Milan in certe occasioni non riesce a gestire il pallone come dovrebbe, appunto perché non è una squadra di palleggiatori”.
Balotelli non ci sarà contro il Napoli, ma Monto punta sull’amico Pazzini: “A novembre, prima dell’arrivo di Mario, avevamo già iniziato la nostra rincorsa che ha visto protagonista Pazzini. Certo, l’impatto di Balotelli in campionato è stato pazzesco”.
Infine una parola su El Shaarawy: “Deve mettersi a disposizione, non dimenticarsi di quello che ha fatto e non cercare alibi. Segna meno gol, ma ha dimostrato di saper fare altro, in fase difensiva, benissimo”.
Fonte: calcionews24
