Nuovo, moderno e più caldo: le tappe della rivoluzione San Siro

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Rimane San Siro, cambia il look. Dopo le indiscrezioni di ieri, oggi arrivano nuove conferme sul “progetto nuovo stadio” di Milan e Inter.

E’ noto l’interesse dei due club per la costruzione di un impianto di proprietà, al tempo stesso resistono i numerosi ostacoli per realizzarlo: Erick Thohir spinge i suoi ad agire sulla scia del modello Roma, Barbara Berlusconi è ancora alla ricerca di soci-finanziatori (non per forza stranieri). Ma fino a quando non scenderanno i prezzi nell’area Expo, la zona più adatta e congeniale, sarà difficilissimo mettersi all’opera. La UEFA, dopo dubbi e critiche veros il Comune di Milano sul ritardo nell’adeguamento di San Siro, è pronta a dare il via libera definitivo per la finale di Champions 2016 proprio al “Meazza”: non succedeva dal 2001 (Bayern Monaco-Valencia). La soluzione al momento più logica, dunque, è restare a San Siro, insieme, ma con una ristrutturazione significativa. L’inizio dei lavori nel 2016, il 2018 anno preventivato per le prime gare, più di 60.000 di spesa, un’estensione complessiva di 120.000 mq (all’interno, negozi, ristoranti e centri commerciali). Da 81.227 posti a (circa) 55.000. Queste le linee guida fornite in queste ore da Il Giorno. In questo senso, le due società sembrano intenzionate ad aumentare la rata annuale per il canone d’affitto, da 7 a 9 milioni di euro.

Una vera e propria città del calcio, le idee sono al vaglio. Barbara Berlusconi e il dg nerazzurro Fassone ne parleranno nei prossimi giorni.

Nuovo, moderno e più caldo: le tappe della rivoluzione San Siro
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