Analisi tattica di Roma-Milan
Il Milan era atteso ieri sera da un banco di prova altamente allenante dal punto di vista tattico: l’esame di sbarramento, al quale è stato sottoposto Clarence Seedorf, prevedeva l’interrogazione con uno dei professori più severi sulla piazza in Italia, monsieur Rudi Garcia. Da par suo, l’allenatore olandese, che si è impratichito in pochi mesi, si presenta al primo dei due test più probanti, dopo il filotto di cinque vittorie consecutive, come il migliore degli alunni che ha fiducia nel suo metodo di studio. L’ex 10 rossonero propone il solito 4-2-3-1, senza cambiare lo spartito, ma modificando uno dei violini dietro a Balotelli: c’è infatti Honda e non Robinho, rispetto alla scorsa gara col Livorno. Il giapponese si sistema sulla destra, mentre sul binario parallelo, sulla fascia opposta, agisce Taarabt. In mezzo Kakà, appena dietro Balotelli, unica punta. La cerniera di centrocampo è la stessa degli ultimi minuti di Milan-Livorno, con Muntari, al posto dello squalificato De Jong, a dar manforte a Montolivo. Anche Garcia è fedele al suo modulo di base: il tecnico, pardon professore, francese ripropone il 4-3-3 con gli interpreti in fotocopia della partita vinta a Firenze.
Ecco le situazioni tattiche più interessanti:
Pronti, partenza, Milan – Al primo minuto l’apertura troppo docile di De Rossi a cambiare il fronte sulla sinistra per Dodò conosce l’intercetto di Honda, che scarica subito verso Balotelli: il 45 rossonero cincischia e, dopo una veronica sulla trequarti, getta al vento il primo contropiede utile del match.
Milan ermetico, errore romanista dietro l’angolo – Siamo al 10’, l’azione della Roma ristagna, non trova sbocchi e il giro palla finisce per dare la responsabilità a Castan di impostare l’azione: il centrale brasiliano serve il connazionale Dodò, il cui un uno-due improvvido lancia il contropiede di Kakà, fermato dalla scivolata di De Rossi.
Roma, i primi difensori sono gli attaccanti – Al 18’ sul rinvio corto da rimessa dal fondo di Abbiati il tridente della Roma rimane, coraggiosamente, altissimo, tutto davanti all’area rossonera: l’atteggiamento paga quando, sul rilancio di Mexes, Kakà sbaglia il controllo e regala a palla a De Rossi. Il vice capitano giallorosso serve Totti, ma l’azione sfuma.
Taarabt e la sfera che attrae – Al 20’ la Roma pilota palla verso Maicon, dopo essere riuscita ad uscire da un difficile disimpegno sulla sinistra. De Rossi prende palla prima della linea di metà campo, fa qualche metro e poi scarica su Pjanic: Taarabt va al raddoppio del bosniaco, facendosi attirare dal pallone, e si lascia sfilare alle spalle il terzino destro ex Inter. La posizione di Constant è troppo stretta su Mexes e così Maicon non trova opposizioni, se non nel disperato recupero del guineano.
Sbagliare è umano, preservare è Dodò – Al 32’ stessa situazione di 22 minuti prima: le soluzioni latitano in casa giallorossa, le fasce sono bloccate e Dodò persevera nell’errore. Il suo pallone di ritorno per Castan è ingestibile e e manda in porta Balotelli: la punta rossonera si invola, ma si perde in facezie e non conclude a rete come avrebbe dovuto.
Pjanic alla Alberto Tomba – Il 15 giallorosso va a prendersi luce sulla trequarti e dopo un uno due con Totti comincia a diventare una specie di valanga per la difesa schierata del Milan: Montolivo, forse ingannato anche dal movimento da apripista di Nainggolan, sbaglia la posizione del corpo per affrontare il bosniaco che sullo slancio supera con un tunnel anche Rami, troppo piatto nell’affrontarlo. 1-0 a tre minuti dal duplice fischio.
Secondo tempo
Il gioco parte da dietro – Al 4’ Taarabt, in ripiegamento lunghissimo su Maicon, non getta via la palla ma la gioca a Mexes che dà a Montolivo e quindi ancora a Taarabt. Il marocchino, in simil versione primo gol rossonero al San Paolo, duetta con Kakà e poi prova la verticalizzazione. Dopo alcuni istanti lo sfogo arriva ancora a Kakà, ma il suo servizio per Montolivo viene scialacquato da quest’ultimo.
Il gioco parte da dietro, atto secondo – Al 12’ ancora Taarabt che in versione terzino fluidificante recupera palla e poi gioca con calma olimpica la sfera a Muntari in area di rigore: il ghanese restituisce al 23 rossonero, che vede splendidamente Montolivo libero a metà campo. L’azione si sviluppa con la sganciamento di Muntari sulla sinistra e la palla in profondità per Kakà, fermato per un offside millimetrico.
Il pallone in banca, la partita in ghiaccio – La Roma tiene il dominio della sfera per due minuti filati, salvo un intermezzo di tre secondi rossonero (rilancio con le mani di Abbiati e palla persa da Mexes in un amen). Corrida all’Olimpico che viene suggellata dal gol di Gervinho, dopo il tiro di Totti e la respinta difettosa di Abbiati. Game, set and match Roma. Rossoneri rimandati, ma la Roma ha avuto più tempo di studiare.