Nell’estate del 2011 tutta Barcellona, almeno quella di fede blaugrana, era entusiasta dell’arrivo del figliol prodigo Cesc Fabregas, strappato all’Arsenal per 34 milioni di euro più 6 di bonus. Impensabile, allora, che la storia d’amore sarebbe durata così poco. Eppure i fischi di ieri sembrano dire proprio questo.
Acquistato per giocare in un centrocampo da sogno con Xavi e Iniesta, a Barcellona Fabregas non ha quasi mai fatto la differenza, difficilmente è stato incisivo, tant’è che spesso è stato spostato sulla linea degli attaccanti, quando non in panchina, per lasciare il posto a Busquets.
Il suo rendimento altalenante e al di sotto delle aspettative ha fatto infuriare l’esigente pubblico del Camp Nou, che quest’anno lo ha spesso fischiato e insultato, facendolo così pensare all’addio. Il Barcellona in quest’ultimo periodo non lo ha mai dichiarato incedibile, né ha preso posizione sui rumors che lo vogliono sempre più lontano dalla Catalogna. Ciò significa che in caso di offerta sostanziosa, almeno 30 milioni di euro, la società potrebbe sedersi intorno ad un tavolo a discutere.
L’Arsenal, intanto, ha lanciato i primi segnali, lo rivorrebbero in molti a Londra. Il Milan, che ha trattato lo spagnolo in passato, dal canto suo osserva lo sviluppo della situazione, consapevole però che l’investimento sarebbe importante. Ma per un classe 1987 con la classe e il talento di Cesc Fabregas ne varrebbe ancora la pena.
