Dopo la vittoria allo scadere contro il Torino, i rossoneri nel turno infrasettimanale se la vedranno allo stadio “Adriatico” contro il fanalino di coda e già retrocesso Pescara per quella che, per chi scrive, è una sfida molto sentita, in quanto da un lato c’è la squadra della propria città, quella che ha sempre amato fin da bambino e che segue, mentre dall’altro c’è una delle “big” per le quali ogni tifoso di provincia è abituato a simpatizzare fin da bambino e nello specifico il sottoscritto, essendo cresciuto negli anni d’oro degli olandesi, non può che avere simpatia (ed anche qualcosa in più) per il Milan.

Dopo questa breve ma dovuta precisazione, torniamo in tema.

I precedenti tra le due squadre in massima serie in Abruzzo sono solo 5, con 4 vittorie degli ospiti a fronte di una sola vittoria dei padroni di casa. 7 le reti del Pescara, 13 quelle del Milan.

L’ultima vittoria del Diavolo ha un sapore epico ed è ancora fissata nelle menti di tutti i tifosi pescaresi.
Il 13 settembre 1992 si gioca la seconda giornata di campionato ed il Milan di Capello e degli olandesi rischia di ricevere una brutta sorpresa.
I padroni di casa si portano subito in vantaggio con un venticinquenne alla prima stagione da titolare in A: un certo Massimiliano Allegri.
Nel giro di 5 minuti però i rossoneri ribaltano la partita, prima con Maldini e poi con una splendida rovesciata di Lentini.
Passano altri 8 minuti e la gara subisce un nuovo capovolgimento, con le reti di Nobile e di nuovo Allegri, entrambe deviate da uno sfortunato Franco Baresi (per le regole di allora però sono entrambe autoreti di “Franz”).
Al 23’ Massara sembra chiudere la contesa in favore dei biancazzurri, ma gli uomini di Galeone non hanno fatto i conti con Marco Van Basten, il quale con una splendida tripletta porta i suoi sul risultato finale di 4-5.
Partita pazza che entrambe le tifoserie ricordano con piacere.

Torniamo poi indietro di 4 anni, fino al 16 ottobre 1988, quando Virdis, Van Basten ed Ancelotti portano gli ospiti sul 3-0, prima della rete della bandiera siglata dal brasiliano Edmar.

La stagione precedente, l’8 novembre 1987, sono Virdis e Bortolazzi i giustizieri del Pescara.

Nel primo incontro assoluto tra le due squadre, il 27 novembre 1977, il Milan vince 2-0 a tavolino in quanto la partita viene sospesa sul 2-1 per il Diavolo in seguito al lancio di un sasso dagli spalti verso Gianni Rivera.

L’unica vittoria del Pescara è datata 30 dicembre 1979. Un’autorete del pescarese Prestanti pareggia l’iniziale vantaggio casalingo di Cinquetti. Sul finale di gara Negrisolo fissa il risultato sul 2-1 in favore degli abruzzesi.

Le due squadre si sono incontrate allo stadio ”Adriatico” in altre cinque occasioni: 4 in Coppa Italia ed una in serie B.

Nella serie cadetta finisce 1-0 per i “Delfini” il 21 giugno 1981, ultima di campionato. La rete è di Silva.

In Coppa Italia invece troviamo due pareggi e due vittorie del Milan.

Nella prima occasione, il 5 settembre 1979, Repetto e Collovati fissano l’1-1 finale, risultato che si verifica anche il 18 agosto 1982 (Verza e Lombardi).

Il 28 agosto 1988 i padroni di casa, guidati dal brasiliano Leo Junior, mettono paura al Diavolo, andando in vantaggio al primo minuto con Zanone, ma vengono rimontati dal “solito” Marco Van Basten, che ribalta la gara.

L’ultimo incontro ufficiale in assoluto a Pescara lo troviamo il 30 agosto 1995. Lentini, Savicevic, Weah e Simone dilagano, prima che Federico Giampaolo realizzi la rete della bandiera per l’1-4 finale.

In questa stagione il Pescara occupa l’ultimissima posizione in solitaria ed ha avuto la matematica retrocessione domenica scorsa a Genova.
Tra le mura amiche la squadra di Bucchi ha raccolto la miseria di 13 punti, frutto di 4 vittorie (contro Palermo, Parma, Genoa e Catania), un pareggio (Atalanta) e ben 12 sconfitte.
Solo 14 le reti le reti fatte, a fronte di 33 subite.

La gara di andata, giocata lo scorso dicembre, è terminata 4-1 per il Milan.

Lo stadio “Adriatico” si preannuncia gremito almeno per metà di sostenitori rossoneri, i quali, insieme ai tifosi di casa ed al “mentore” Giovanni Galeone, daranno sicuramente una bella accoglienza ad Allegri (da queste parti chiamato “Il Conte Max”), il quale da quando ha lasciato l’Abruzzo, torna per la prima volta da avversario (uno dei due ex).

La vittoria è quindi d’obbligo, per mettere una seria ipoteca sul terzo posto ed evitare clamorose rimonte della Fiorentina.

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