Route 03, la strada del trionfo del Milan a Manchester, ripercorsa nel suo 10° anniversario.

EuroDerby di ritorno. Si parte dallo 0-0 di sei giorni prima che vuol dire che tutto si decide stasera: accesso alla Finale di Champions League e dominio di Milano.

Una posta troppo alta, gli allenatori si aspettano una partita tirata, simile all’andata. Entrambi però sono sicuri di fare bene, soprattutto Cuper: “Sono sempre più convinto che a Manchester andremo noi”. 

Deve però rinunciare ancora a Vieri e schiera ancora il discusso Recoba al fianco di Crespo. L’argentino ripropone anche la difesa a tre dell’andata, coperta da un centrocampo folto composto dai due Zanetti, Di Biagio ed Emre, sacrificato sulla fascia.

Ancelotti invece si affida alla storia di questa Champions 200/03: “Non abbiamo mai sbagliato le sfide che contano”. In mezzo al campo tornano Pirlo e Gattuso, quindi tutta la qualità in campo. In attacco ancora Sheva ed Inzaghi. Dida è out per infortunio, dentro il secondo di lusso Abbiati.

La prima occasione è per Crespo, lanciato da Materazzi dal limite aziona il destro, ma Abbiati blocca. Il Milan risponde con un bel diagonale di Shevchenko che finisce fuori. La partita come previsto però è animata più dal nervosismo che dal gioco e in alcuni casi si sfiora la rissa con l’arbitro Veissiere che deve darsi da fare. Nel recupero la svolta: Seedorf danza sulla trequarti, imbuca per Shevchenko che supera Cordoba e in allungo batte Toldo. A fine primo tempo, dopo un’altra mezza zuffa per un colpo al naso di Maldini, è Inter 0, Milan 1.

Nella ripresa il Milan riesce a fare il suo gioco di palleggio e l’Inter non sembra riuscire a contrastare e a nulla valgono gli ingressi di Dalmat e Martins. Sheva sfiora la doppietta con un destro a giro, fuori. Emre ci prova con una punizione da posizione defilata a destra, ma Abbiati respinge. All’ 84′ però l’impensabile si manifesta sotto forma di Martins che approfitta di due grossolani errori in successione di Costacurta e Maldini e deposita il pallone dell’1-1 in rete. Ultimi minuti di fuoco, il Milan è avanti grazie solo al gol fuori casa e l’Inter si butta in avanti.. Poco prima del 90′ Abbiati è miracoloso con il ginocchio su Kallon, una parata che vale la qualificazione. Dal calcio d’angolo seguente ci prova Cordoba di testa, ma il portiere del Milan para ancora. Dopo 2′ di recupero il Milan può urlare la sua gioia, è finale.

Partita nervosa, tirata come all’andata e la differenza alla fine la fa il sorteggio che ha messo il Milan prima in casa e poi in trasferta. Tutto sommato però il Milan ha meritato di passare, dimostrando di giocare meglio, non solo contro l’Inter, ma durante tutto il cammino europeo la squadra di Ancelotti ha dimostrato di essere tra le più forti.

Non resta che attendere il verdetto di Juventus – Real Madrid per conoscere l’avversario. Senza pura: il Milan ha già affrontato due volte entrambe le squadre, con un bilancio in parità: una vittoria ed una sconfitta ciascuno. Ma sarà diverso perchè il Milan “non sbaglia le partite che contano”.

Tabellino
San Siro, 13 maggio 2003
Inter-Milan 1-1 (0-1)
Marcatori: 46′ pt Shevchenko; 84′ Martins
Inter (3-4-2-1): Toldo; Cordoba, Materazzi, Cannavaro; J. Zanetti, C. Zanetti, Di Biagio (46′ Dalmat), Emre; Coinceçao, Recoba (46′ Martins); Crespo (71′ Kallon).
In panchina: Fontana, Vivas, Gamarra, Pasquale.
Allenatore: Cuper.
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Costacurta, Nesta, Maldini, Kaladze; Gattuso, Pirlo (89′ Brocchi), Seedorf; Rui Costa (64′ Ambrosini); Shevchenko, Inzaghi (80′ Serginho).
In panchina: Fiori, Roque Junior, Rivaldo, Tomasson.
Allenatore: Ancelotti.

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