In un’intervista rilasciata al quotidiano sportivo algerino Le Buteur, Arrigo Sacchi ha toccato diversi temi, soffermandosi anche su Mesbah e sul Milan.

“Mesbah? Certo che lo conosco, è il laterale sinistro arrivato dal Lecce. Si tratta di un buon giocatore, che al Milan migliorerà molto: è veloce e copre molto bene la fascia quando la squadra attacca. Forse dovrebbe migliorare un po’ in difesa. In generale penso che sia forte, altrimenti il Milan non sarebbe andato a cercarlo a Lecce. In Italia ci crediamo i migliori e pensiamo che un giocatore algerino non possa apportare nulla di buono: non è così, Mesbah ha dimostrato il contrario“.

“Bisogna sapere che ogni vent’anni c’è una squadra che segna la storia di questo sport: c’è stato l’Ajax, c’è stato il Milan e adesso c’è il Barça, è impossibile avere due o tre squadre del genere allo stesso tempo. Quando l’Ajax dominava il calcio, altre squadre volevano imitarlo, ma non ci riuscivano. Lo stesso valeva per il Milan ed accade oggi con il Barcellona. Tutto vogliono fare come il Barcellona, ma non è facile avere così tanti ottimi giocatori e tutti quegli automatismi nello stesso tempo”.

“Come ho fatto ad imporre un calcio spettacolare in Italia? Semplicemente sono stato supportato dai dirigenti, che avevano una fiducia cieca in me. Al Milan bisogna soprattutto vincere e se io proponevo loro di vincere e convincere, come si dice in Italia, non potevano certo dire di no. Inoltre avevo dei giocatori di altissimo livello che hanno accettato la mia filosofia”.

Traduzione a cura della Redazione di Canale Milan

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