Dal nostro inviato a San Siro, Christian Pradelli.

Queste le parole del tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, nella conferenza stampa post partita dopo la vittoria per 4-0 sul campo del Milan: “Due cose che non mi sono piaciute? Baricentro basso nei primi minuti e un finale di primo tempo con ripartenze facili vanificate dalle scelte”. Quindi sugli avversari: “Credo siano stati di buon livello i primi 20-25 minuti, stavamo difendendo troppo bassi. Non un grande rischio, ma ci costringeva a ripartenze di 80-90 metri”. Su Insigne: “A 24 anni comincia ad essere un ragazzo maturo, magari gli è stato chiesto tantissimo a 21-22. Poi a 23 ha avuto un infortunio e oggi sta tirando fuori il meglio di se stesso”.

Sulla serata: “Dà grande soddisfazione venire a vincere a San Siro e vedere che c’erano migliaia di napoletani. Bello vederli andar via cantando. Sanno che se i grandi giocatori non fanno grandi partite, la tattica rimane sulla carta“. Sulla scelta della panchina del Napoli: “Ho il pregio di non guardarmi mai indietro, quando faccio una scelta la porto fino in fondo. Avevo l’obbligo di provare qualcosa di questo genere, gratificava il bambino che ho dentro che era tifoso del Napoli“. Sullo scudetto: “Faccio finta di non aver sentito, questa squadra deve ora pensare alla Fiorentina. In 21 giorni abbiamo fatto 7 partite, vuol dire non allenarsi più dal punto di vista fisico. E nella settimana in cui potresti incidere con l’allenamento, hai tanti giocatori via con le nazionali. Ad oggi so che questa squadra ha potenziale, ma anche il passato recente dimostra che la squadra ha anche limiti”.

Berlusconi pentito di aver scelto Mihajlovic? “Non lo so, mi interessa poco. Si sta parlando di storie estive che durano il tempo di una notte. La realtà è che sono a Napoli, contento di esserci”. Sul Milan di oggi: “Quello di febbraio forse era un Milan che non ci credeva più, quello di stasera ci ha provato e per mezz’ora ha fatto bene. Il risultato li penalizza oltremisura. Mihajlovic è una grande persona e un ottimo allenatore. Da caratteriale, saprà rimettere in piedi la squadra”.