Ha parlato oggi a Milan Channel il neo rossonero Bartosz Salamon, contentisimo di essere arrivato in rossonero e pronto a fare bene: “Ieri ho sostenuto le visite mediche, oggi è il primo giorno ufficiale al Milan e sono contento. Ho lavorato con i fisioterapisti e per me è veramente una grande occasione, cercherò di sfruttarla al meglio”.
Bartosz ha poi spiegato che anche in Polonia, la sua patria sono tutti contenti per lui: “In Polonia il Milan è considerata una squadra importantissima. In Polonia non ho mai giocato praticamente, sono arrivato in Italia a 16 anni e tutti sono stati molto sorpresi ma felici per essere il primo polacco rossonero. Ho iniziato nel Lech Poznan fino a 16 anni, poi sono arrivato qui.
Come sono arrivato in Italia? Giocavo nelle giovanili del Lech Poznan e nelle nazionali giovanili della Polonia. In una partita contro il Portogallo Under 16 mi hanno visto osservatori italiani ed ho deciso di venire a Brescia. Ci sembrava l’occasione giusta. Ho fatto tutta la trafila delle giovanili e sono arrivato in Prima Squadra esordendo a 17 anni. In primavera ho giocato addirittura come punta. Con il Brescia in serie A ho fatto un anno ma sono andato a Foggia perché volevo giocare e poi sono tornato in Lombardia. Venire in Italia così giovane credevo fosse più difficile ma qui mi sono trovato subito bene. Siete molto gentili e accoglienti“.
Salamon ha fatto capire che arriva al Milan da difensore centrale: “Ho fatto sempre il centrocampista fino all’anno scorso. Poi ad inizio stagione mister Calori ha provato a spostarmi dietro e questo mi ha cambiato la carriera, sono qua grazie a quello”.
Un altro allenatore che gli ha segnato la carriera è Zeman: “A Foggia con Zeman? Mi dicevano che mi donava la maglia rossonera. Primo anno nei professionisti con tanti giovani forti come insigne, Sau, Romagnoli. Con Zeman mi sono divertito tanto, ti fa lavorare parecchio ed è una bravissima persona. Posso solo parlarne bene ed ho un buon ricordo. Con lui ho giocato sempre”.
Adessso è subito pronto per il Milan, o quasi: La sfortuna ha voluto che mi facessi male alla caviglia nell’ultima partita che ho giocato e ci vorrà un po’ di tempo ma appena mi riprenderò, inizierò con grande entusiasmo. Tre anni fa sono venuto a vedere il Milan a San Siro e ho provato delle emozioni molto forti, si è realizzato un sogno”.