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Il prossimo 22 luglio allo stadio Meazza di San Siro saranno poste le zolle di erba naturale rinforzate con materiale sintetico, ma per quel che riguarda l’iter burocratico è caos. A riportarlo è il sito ‘Goal.com’, che svela i dettagli della rizollatura dello stadio utilizzato da Milan e Inter. Il 22 luglio la ditta olandese Desso, procederà al restyling del prato di S. Siro con la posa del GrassMaster, un nuovo terreno in erba naturale rinforzato con fili di erba sintetica. Il problema è che al momento, Antonio Armeni, presidente della Commissione impianti sportivi della Lega nazionale dilettanti della Figc, deve ancora ricevere la documentazione tecnica dalla Desso, necessaria affinché venga data l’omologazione del nuovo terreno di gioco.
Sembrerebbe sulla carta una cosa facilmente risolvibile, ma non bisogna sottovalutare la tempistica della burocrazia italiana, tipicamente viaggiante a passo di lumaca. Problemi più gravi potrebbe averli l’Inter che dovrebbe giocare lontano da Milano le prime gare di Europa League. Inoltre, non è ancora chiaro se i campi in GrossMaster siano da considerarsi come terreni naturali o sintetici: un vuoto normativo che potrebbe creare un conflitto di competenza tra la commissione presieduta da Armeni e gli organismi della Lega di A e B che omologano i campi di gioco.
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San Siro il 22 iniziano i lavori ma l’omologazione è a rischio