Intervistato dai colleghi di Marte Sport Live, l’esperto editorialista Mario Sconcerti è tornato sulla questione dei cori di discriminazione territoriale che hanno portato il giudice sportivo Tosel a chiudere i cancelli di San Siro in occasione del prossimo turno di campionato, condannando l’Associazione Calcio Milan per responsabilità oggettiva.
Sconcerti, come al solito, ha parlato con franchezza: “Se i napoletani si sentono offesi, è giusto punire questi cori. Credo tuttavia vada trovata una soluzione, benché nella maggior parte dei casi la responsabilità sia imputabile a pochi imbecilli: ingigantendo il problema non se ne verrà mai fuori. Si tratta comunque di una malattia difficilmente arginabile“.
Il polverone sollevato dagli addetti ai lavori potrebbe portare ad una revisione del codice di giustizia sportiva, per la qual cosa Sconcerti si mostra assai scettico. Non è quello il punto… “Cambiare le regole in corsa? Finché ci sono vanno rispettate, e in questo caso sarà il Milan a subirle. Non è perché ci sono di mezzo i rossoneri che si deve cambiare: va capito se la regola è giusta oppure no. Di fatto, resta senza stadio gente che non c’entra nulla“.
