di Ezio Azzollini
Hai voglia a dirti che stavolta la squadra è collaudata, la sofferenza è alle spalle, gli altri hanno rotto gli equilibri e tu li hai cementati. Hai voglia a dirti che stavolta con due preliminari andata-ritorno tre giorni prima e tre giorni dopo, non è possibile che tu non sia pronto. Hai voglia a dirti che un avvio che sia uno, su sei, Allegri debba pure azzeccarlo, anche per errore, anche per semplice bug statistico. Hai voglia a dirti che, in fondo, tu hai sempre la star del campionato italiano, il miglior giovane del campionato italiano, e più in generale quello che è indubbiamente il miglior attacco del campionato italiano.
Tutte le voglie del mondo. Che devono però affrontare l’ennesimo battesimo stagionale sconcertante. Una sana abitudine, anche se non capitava dall’anteguerra ’39-’45 che il Milan (perché sì, siamo il Milan, andrebbe spiegato a più d’uno) perdesse per due anni di fila la prima di campionato. Ed è un avvilimento che riguarda l’intera orchestra: compassati, bolsi, sulle gambe e spaesati. Della spedizione di Verona non si salva nessuno: non solo nessuno suona bene, ma nessuno sa che note suonare, addirittura che posizione prendere, in più di una ripartenza dei gialloblu, che, a proposito, schieravano in difesa (perché noi di difensori non abbiamo bisogno) Albertazzi, l’ennesimo carneade Primaverile, letto e riletto decine e decine di volte per anni come nome aleggiante e pronto in rampa di lancio, di cui si diceva un gran bene. Per informazioni, chiedere ad Aubameyang, cognome letto dai rossoneri più attenti per quasi un decennio in Primavera sotto una voce rispondente a tre genìe, e che oggi sollazza, a fronte di un milione di euro incassato da via Turati, i tifosi del Borussia Dortmund. Ancora nessuno ci ha spiegato cosa sia successo.
Riguardo alla Esizial Verona (perché ammettiamolo, si può essere ottimisti finchè si vuole, ma iniziare la stagione sempre così è una mattonata su qualsiasi ambizione. Ed essere depressi ad agosto è veramente avvilente), lascia subito il segno. Soprattutto agli occhi: squadra immobile, piantata lì, in riserva dalla mezzora. Pazienza, saremo pronti per i preliminari di dicembre.
A margine della meritata e sconcertante sconfitta di Verona, il capitolo “Rigore per il Milan”. S’è ampiamente intuito che tipo di stagione sarà, grazie alla verve della nuova scuola di comici toscani. Non fischieranno mai, a meno che non si spari sul Balo. Ma anche quello promette di diventare uno sport piuttosto gettonato.
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