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di Carmelo Abate

“Con i se e con i ma non si va da nessuna parte” sarebbe la banale quanto ferrea e veritiera anteposizione sul muro dell’astrazione stessa, con i se si poteva andare ovunque oserei replicare io. O da nessuna parte.

Se Niang l’avesse messa dentro (contro il Barca) saremmo volati ai quarti. Sì. E sarebbe cambiata la sua carriera al Milan, forse. Dannatamente palo.

Se anche una lieve sferzata di zamparinismo ci avesse colti avremmo un Allegri in meno e un Mangia (finito allo Spezia) in più. E magari adesso saremmo più allegri.

Se Balotelli non avesse siglato il rigore al 93′ contro l’Ajax saremmo stati eliminati, niente ottavi e fine della musichetta del Milan europeo. E non sarebbe bastato un Galliani in versione “dovrai prima passare sul mio cadavere” per salvare Max e il suo ultimo panettone. No.

Se non fosse arrivato a Gennaio lui, Super Mario, a questa Champions non ci saremmo nemmeno qualificati.

Se ci avessero predetto una simile classifica a Gennaio non ci avremmo creduto. Nemmeno dopo una super dose di pessimismo leopardiano.

Se ci avessero annunciato, ancora, che una giovane, bella e ambiziosa laureata in filosofia avesse spodestato 27 anni di gloriosa carriera residuando il miglior dirigente italiano a co-amministratore delegato con compiti solo sportivi, beh, ci avremmo riso sopra. Eppure è tutto vero. Eppure stava quasi finendo del tutto, e la proiezione ci sarebbe parsa ancora più assurda.

Se la partenza dell’ex fidanzato della sopracitata Barbara non fosse stata bloccata sul gong avremmo applaudito, a posteriori, l’ennesimo capolavoro firmato Galliani. Se Berlusconi non avesse posto il veto finale avremmo ricevuto 35 milioni, e avremmo portato a Milano Tevez, nuovo idolo bianconero. Proprio così. Fa un certo effetto ripensarci.

Se il più condivisibile degli striscioni fosse stato considerato ci saremmo risparmiati l’imbarazzo di giustificare l’illegale spesa per Matri, di dover ora cercare acquirenti o proporlo come contropartita.

Se Shevchenko non avesse ceduto alle lusinghe e alle sterline inglesi (nonché alle voglie della moglie) avrebbe superato Nordahl in vetta alla classifica dei cannonieri rossoneri di tutti i tempi.

Se Van Basten non fosse stato costretto a ritirarsi a soli 30 anni…

Se non fossimo il club più titolato al mondo (copyright di Galliani ©) e non avessimo la nostra storia non avremmo tutte le reazioni e le pretese che ne conseguono.

Se un certo Silvio Berlusconi 28 anni fa non avesse acquistato il “Milan” adesso non saremmo qui a parlare del Milan.

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Scritto da Carmelo Abate il gen 3 2014 . Registrato sotto Blog, CineMilan, Generali, In evidenza, iphone focus, News .