Da Filippo a Simone. Si tratta dei fratelli Inzaghi, dapprima calciatori e ora entrambi allenatori. Due caratteri e due storie molto diverse tra loro, le quali però finiscono sempre per accomunarsi per i rispettivi ruoli nel mondo del calcio. Entrambi attaccanti quando giocavano, Simone per la Lazio mentre il fratello Filippo per Milan e Juventus negli anni d’oro del calcio italiano, ora invece allenatori. Simone Inzaghi, intervistato da Sport Mediaset XXL, ha speso parole di elogio nei confronti del fratello, senza invidie o gelosie: “Filippo è stato un punto di riferimento importante per la mia carriera, gli ruberei volentieri i 200-250 gol che ci separano – e aggiunge – Cosa gli darei di me? Mi piacerebbe dargli i miei figli che lui ama tantissimo”.
Parole che dimostrano in maniera evidente quanta sia la stima di Simone nei confronti di SuperPippo, che questa sera affronterà l’insidiosissima trasferta di Parma con il suo Milan, nella gara valevole per la seconda giornata di campionato. Una situazione a cui aspirerebbe anche Simone Inzaghi in futuro, ammettendo che il suo sogno è quello di allenare la Lazio, anche se al momento si deve “accontentare” di allenare la Primavera della squadra romana: “Il mio sogno è allenare un giorno la Lazio, in Serie A e quest’anno mi piacerebbe che i biancocelesti possano giocarsi lo Scudetto con il Milan”.
Un vero e proprio augurio nei confronti di SuperPippo, che sta dimostrando molto chiaramente quanto abbia voglia di fare bene sulla panchina del Milan. E questa sera, a partire dalle 20:45 in quel di Parma, avrà modo di dimostrarlo ulteriormente, in una partita che rievocherà tanti ricordi ed emozioni per lui.
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