Probabilmente sono i tifosi a chiedere a troppo, ma sicuramente qualcosa non torna. Non riusciamo a capire come possa un grande club come il Milan ridursi, nel giro di pochi anni, ad elemosinare giocatori qua e là, a vivere di parametri zero o prestiti gratuiti, a sperare nel fallimento delle altre per tentare improbabili piazzamente importanti in campionato o Champions League. Per una squadra come la nostra, per una tifoseria come la nostra, tutto questo appare inaccettabile e impossibile. Ma forse le ragioni sono da cercare altrove.
Ogni anno, precisamente dal 2004, la rivista americana di economia e finanza Forbes stabilisce la classifica dei club più ricchi al mondo, stilata cioè sul patrimonio diretto dei club in questione (si tratta sia di beni mobili che immobili) e non su quello dei proprietari, il quale farebbe ovviamente cambiare l’ordine delle squadre. In questa speciale classifica, il Milan è settimo con un patrimonio stimato attorno agli 850 milioni di euro (prima italiana). La Juventus segue subito i rossoneri, mentre Inter, Roma e Napoli insieme fanno il patrimonio del Milan. Ma allora come mai non ci sono fondi per il mercato?
Comanda questa speciale classifica il Real Madrid, che si è appena assicurata James Rodriguez per quasi 80 milioni. Dietro, tutte hanno almeno comprato un top player per una cifra folle: il Barcellona ha strappato Suarez al Liverpool per 70 milioni, il Manchester United ne ha investi più di 40 per un giocatore appena diciottenne come Luke Shaw. Il Bayern Monaco si è assicurato Lewandowski e il suo faraonico ingaggio a doppia cifra, l’Arsenal ha portato Sanchez in Inghilterra per quasi 40 milioni, il Chelsea ha soddisfatto tutte le richieste di Mourinho: 93,5 milioni di euro spesi in questa sessione di mercato. Poi arriva il Milan, come detto settimo, con una spesa di 4,75 milioni, usati interamente per riscattare Rami dal Valencia e Albertazzi dal Verona.
Un paragone col calcio europeo che lascia i tifosi rossoneri sconcertati: mentre le altre big investono anche in relazione al proprio patrimonio, il Milan guarda depauperarsi tutto ciò che lo circonda. Forse mancano le idee, probabilmente manca la volontà di rinnovare una società oramai logora di se stessa. Caro Milan, è arrivata l’ora di aprire gli occhi. E anche in fretta.
SM ANALISI/ Milan, qualcosa non torna: sei il settimo club più ricco al mondo (Forbes) e non ci sono fondi per il mercato?
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